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L'Italia prima in Europa per attacchi informatici

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L'Italia prima in Europa per attacchi informatici

L'Italia prima in Europa per attacchi informatici

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Prima in Europa e sesta al mondo. È la posizione dell'Italia nella classifica che conta il numero di attacchi informatici ransomware e malware: si tratta di applicazioni che provocano un danno alla vittima, come raccogliere o intercettare informazioni, creare malfunzionamenti nei dispositivi sui quali sono presenti, criptare i file al fine di richiedere un riscatto per renderli nuovamente intellegibili ecc.

Un'agenzia Ansa rilancia il dato che emerge dall'ultimo report di Trend Micro, società di cybersecurity. Nel dettaglio, a maggio il numero totale di ransomware - i virus che prendono in ostaggio un dispostivo e chiedono un riscatto per restituirne i dati - intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000.

L'Italia è il Paese più colpito in Europa e il sesto al mondo con una percentuale di attacchi subiti del 4,44%. Le prime posizioni di questa classifica mondiale vedono Stati Uniti (19,82%), Turchia (12,13%), Giappone (5,81%), Taiwan (5,73%) e India (5,71%). I ransomware restano una minaccia globale: proprio pochi giorni l'Fbi e le autorità Usa hanno lanciato una minaccia per un nuovo virus che si chiama Maui e colpisce le strutture sanitarie. Al momento sta agendo solo negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda i malware, secondo Trend Micro, l'Italia è prima in Europa e quinta al mondo. Questa la lista dei primi cinque paesi con il numero di attacchi intercettati: Giappone (127.120.942), Stati Uniti (77.384.579), India (24.534.066), Brasile (22.617.407), Italia (17.396.690).

I cinque settori in ordine più colpiti dai cybercriminali in Italia sono stati: pubblica amministrazione, sanità, settore tech, il manifatturiero e il banking.

L'aggravarsi delle minacce informatiche rende sempre più urgente la formazione di una reale cultura della sicurezza per tutti i cittadini, che devono essere dotati di strumenti adeguati per riconoscere le vulnerabilità di sistemi e dispositivi ed essere in grado di proteggersi in modo adeguato.

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