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Cosa facciamo

Aree di intervento

 

Dalle aree storiche alle macroaree trasversali di lavoro
Abbiamo cominciato a lavorare in sette aree che oggi sono diventate cinque macro aree trasversali di intervento, che insistono sulle maggiori criticità del sistema Paese e cercano di rispondere alle sfide di Europa 2020. Ma non abbiamo abbandonato la sfida globale degli Obiettivi del Millennio, che ha animato il lavoro internazionale dalla prima edizione del concorso Global Junior Challenge.
 
Le nuove macroaree trasversali
  • educazione per la vita
  • robotica educativa, rete multisettoriale, smart specialization
  • innovazione sociale e imprenditoria giovanile
  • invecchiamento attivo e solidarietà intergenerazionale
  • inclusione di immigrati e rifugiati
 
Le aree storiche
  • ICT per l’accessibilità
  • ICT per studenti con bisogni speciali
  • ICT per la terza età
  • ICT per le pari opportunità
  • ICT per l’integrazione di immigrati e rifugiati
  • ICT per l’educazione del XXI secolo
  • ICT per l’istruzione globale e la e-inclusion

 

 

ICT per l’accessibilità: infrastrutture e strumenti digitali per le persone che non hanno facile accesso alle tecnologie (riciclo pc, aule e tende multimediali e infrastrutture per le scuole colpite dal sisma ecc.).

 

 

ICT per studenti con bisogni speciali: progetti per garantire il diritto allo studio di studenti lungodegenti o con bisogni speciali (aule virtuali con software didattico e lavagna interattiva per consentire la frequenza delle lezioni da casa o dall’ospedale).

 

  

ICT per la terza età: alfabetizzazione digitale degli anziani con il modello di apprendimento intergenerazionale (internet corner nei centri anziani, officine del recupero, manuali e video lezioni per l'autoapprendimento, concorso volontari della conoscenza 3.0 ecc.).

 

 

ICT per le pari opportunità: valorizzazione del ruolo delle donne nel mercato del lavoro e nell’impresa attraverso la formazione all’uso delle nuove tecnologie (due edizioni del progetto Donne e nuove tecnologie e un programma di confronto tra politiche al femminile di 8 amministrazioni locali).

 

 

ICT per l’integrazione di immigrati e rifugiati: interventi mirati per accelerare l’inserimento dei cittadini di origine straniera nel paese di accoglienza (da Doppio Codice per i minori non accompagnati all’e-café nei centri di accoglienza).

 

 

ICT per l’educazione del XXI secolo: innovazione didattica nelle scuole di ogni ordine e grado (dal progetto delle Settimane tematiche a Città educativa alla piano nazionale per la robotica educativa).

 

 

ICT per l’istruzione globale e la e-inclusion: dal concorso internazionale Global Junior Challenge al progetto Digital Bridge in Camerun e Sarahawi.

 

 


 

Una descrizione dei risultati conseguiti nei primi dieci anni di attività, area per area e progetto per progetto, si può leggere nel volume Fondazione Mondo Digitale 2001-2011. Rapporto su 10 anni di attività.

 

La FMD ha festeggiato i primi 10 anni di attività nel 2011 con un evento pubblico presso l’auditorium Unicef (Roma, 19 aprile) dal titolo “La conoscenza come materia prima”: un omaggio al professore emerito Tullio De Mauro che ha guidato l’organizzazione dalla sua nascita.

È on line anche un breve video che ritrae De Mauro in dialogo con i protagonisti che hanno accompagnato la FMD in tanti momenti diversi, dal bambino di scuola primaria cha ha progettato il suo primo robot, al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che premia i progetti più innovati realizzati nelle aree povere del mondo.

 

 

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