Fattore J, l'esperienza di volontariato civico con Cittadinanzattiva
Si è concluso l’ultimo ciclo dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento basati su attività di service learning e volontariato nell’ambito della quarta edizione di Fattore J, progetto realizzato con Johnson & Johnson Innovative Medicine.
Dieci studenti delle classi 3ª L e 4ª L dell’IIS San Benedetto di Cassino (Frosinone), si sono recati presso le sedi dell’associazione Cittadinanzattiva e VoiceBookRadio e, guidati dagli esperti Daniela Mondatore e Alessandro Cossu, hanno imparato a creare contenuti multimediali e podcast per sensibilizzare sul tema “essere cittadini attivi” [vedi la notizia Diamo voce ai giovani]. Dopo un primo incontro di presentazione della realtà associativa di Cittadinanzattiva, hanno svolto attività laboratoriali e di riflessione su cosa può significare essere cittadini attivi dal punto di vista di un giovane studente. Il risultato finale del percorso è la costruzione e l’uso del canale podcast per sensibilizzare e informare il prossimo. "Un progetto che non è servito solo a incuriosire i ragazzi sul mondo della scienza, ma anche a costruire maggiore fiducia in se stessi e spirito di gruppo", spiega Alessandro Cossu.
“Dopo che i tutor ci hanno presentato gli obiettivi del progetto, abbiamo iniziato a pianificare le attività pratiche, discutendo delle varie fasi e assegnando compiti specifici a ciascun partecipante", racconta Catia Mauti, studentessa della classe 4ª L, indirizzo Servizi per la sanità e Assistenza sociale. "Sono state giornate intense di lavoro pratico, durante le quali abbiamo selezionato le canzoni e pianificato la struttura del podcast. Abbiamo registrato le voci introduttive e le transizioni tra le canzoni. L’ultimo giorno poi abbiamo completato la registrazione e fatto gli ultimi ritocchi al podcast. Durante queste giornate abbiamo avuto l'opportunità di incontrare il tutor Alessandro e il suo team, con i quali abbiamo discusso e ricevuto feedback sul nostro contributo al progetto. Personalmente ho svolto la parte tecnica di questa attività, insieme alla mia compagna di scuola Elisa. Abbiamo analizzato una vasta selezione di canzoni, considerando criteri come la rilevanza dei testi, lo stile musicale e l'impatto emotivo. Questo processo ci ha permesso di creare una playlist che rispecchiasse i temi trattati nel podcast", proesegue Catia.
"Tra le attività svolte, ho particolarmente apprezzato la partecipazione a momenti di discussione, durante i quali abbiamo condiviso idee e punti di vista con gli altri partecipanti. Uno dei momenti più toccanti della mia esperienza è stato quando abbiamo formato un gruppo coeso che ha lavorato insieme per superare le sfide e garantire il successo del progetto. I momenti più significativi che ho vissuto durante il mio impegno includono poi la collaborazione attiva all'interno del gruppo di lavoro, durante il quale abbiamo affrontato ostacoli e superato difficoltà insieme. Inoltre, le emozioni e le storie condivise durante le discussioni hanno arricchito profondamente la mia esperienza. Ritengo che questa avventura abbia arricchito la mia crescita personale in molteplici modi. Oltre ad acquisire nuove conoscenze tecniche nell'ambito della produzione audio e della comunicazione, ho anche sviluppato capacità di lavoro di gruppo, problem-solving e empatia attraverso il confronto e la collaborazione con i miei compagni di progetto. Ho intenzione di continuare il mio impegno in cittadinanza attiva anche in futuro, poiché ritengo che il coinvolgimento attivo nella comunità sia fondamentale per promuovere il cambiamento sociale e personale. Desidero continuare a partecipare a progetti che mi permettano di contribuire positivamente alla società e di crescere come individuo”.
“Ho curato e trattato la parte scientifica, analizzando il sistema nervoso e mi e piaciuto molto perché a me piace l'anatomia umana. Questo percorso mi ha arricchito tanto perché prima d’ora non sapevo niente di podcast, ma adesso ho conosciuto un nuovo mezzo di comunicazione. Lavorare al podcast poi ci ha permesso di supere la nostra iniziale timidezza: nonostante parlare al microfono all’inizio abbia creato in noi un po’ d’ansia, siamo riusciti piano piano a registrare con più disinvoltura", spiega Matteo Del Greco, studente della classe 3ª L. "Credo poi che questa esperienza mi abbia insegnato che è importante affrontare le proprie insicurezze, come la timidezza, perché potrebbe capitarci altre volte di avere difficoltà, ad esempio, ad esprimerci in pubblico o davanti a persone che non conosciamo. Adesso sento di aver acquisito maggiore fiducia in me stesso e credo che in futuro per me affrontare queste sfide sarà più semplice. Per quanto riguarda il mio futuro, ho già degli obiettivi e dei traguardi che vorrei raggiungere, ma valuterei con piacere l’opportunità di fare nuove esperienze di volontariato”.
"Nella realizzazione del podcast mi sono occupata del supporto tecnico. Ho inoltre potuto approfittare di questo spazio per dare la mia testimonianza sul bullismo, come vittima", aggiunge Elisa Di Folco della 3ª L. "Mi è piaciuto molto raccontare la mia storia e dare consigli a ragazzi che, come me, sono stati o ne sono tuttora vittime. La cosa che mi ha colpita di più è che abbiamo iniziato questa esperienza come un gruppo classe molto diviso, mentre adesso siamo uniti come una squadra di calcio! Grazie a Fattore J e al podcast ho vinto la mia paura di parlare davanti a un microfono e soprattutto di lavorare in gruppo. In futuro, così come sto iniziando a fare sin da ora, continuerò ad occuparmi delle persone che hanno più bisogno".
"La novità di realizzare un podcast in cui l’argomento era un tema sociale a loro molto caro quale 'Il bullismo e la felicità' li ha coinvolti moltissimo sul piano emotivo e professionale". Per la professoressa Giovanna Russo, che sin dalla prima edizione accompagna generazioni di studenti alla scoperta delle attività del progetto, "gli allievi si sono senti investiti di un impegno importante quale la diffusione e la sensibilizzazione tra i ragazzi dell’istituto di un argomento scottante quale il bullismo. Infatti, al termine della registrazione, hanno deciso di far ascoltare il podcast a tutti compagni in una seduta plenaria come apertura di un percorso su questo argomento. L’unica nota non positiva è stata la scelta del periodo, in quanto essendo gli ultimi due incontri a maggio le alunne di 5ª non hanno potuto partecipare per impegni improrogabili delle classi d’esame (quali prove Invalsi, simulazione delle prove d’esame ecc.)".