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I protagonisti raccontano

Anna Smeraro

Anna Smeraro Docente di sostegno Mottola, Taranto

Il percorso di Ital.IA Lab ha coinvolto i docenti su temi caldi ma pressoché “nuovi”. I colleghi di fisica e matematica hanno integrato gli strumenti di IA nella loro didattica. Non mi è ancora stato possibile fare altrettanto, ma sono consapevole delle potenzialità dell’IA nella didattica, soprattutto per ragazzi con bisogni educativi speciali. L’intelligenza artificiale apre le porte a un mondo nuovo, ricco di possibilità e sfide. Tuttavia, non bisogna tralasciare l’approccio critico all’IA. Non possiamo darlo per scontato. Per far sì che l’IA sia uno strumento efficace, dobbiamo acquisire le competenze necessarie. Solo così potremo guidare i nostri studenti verso un futuro in cui l’IA sia davvero al servizio dell’educazione.

Maria Teresa Sorrenti

Maria Teresa Sorrenti docente Catania

Per Ital.IA Lab abbiamo formato 16 classi. È stata una gestione difficile, ma ce l’abbiamo fatta! Il feedback dei ragazzi è stato immediato, soprattutto quando si è trattato di etica e consapevolezza nell’uso degli strumenti di IA. Questo percorso è servito a loro per comprendere che l’intelligenza artificiale spaventa, ma può contribuire tantissimo alle nostre vite.

Rosanna Amato

Rosanna Amato docente del liceo Felicia e Peppino Impastato Partinico (Palermo)

È un approccio diverso alle discipline che non sono semplici e alla portata della quotidianità. Partecipando a Coding Girls ho notato entusiasmo nei ragazzi perché hanno sperimentato un approccio più realistico alle discipline che studiano. Gli studenti sono così stimolati che ci trascinano e ci chiedono di introdurre questo tipo di didattica.

Rita Betta

Rita Betta docente di matematica e fisica liceo Giovanni Meli di Palermo

Abituati all’insegnamento di tipo tradizionale del liceo, Coding Girls è stata un’esperienza totalmente nuova, che è servita ad aavvicinare gli studenti al mondo dell’elettronica e dell’informatica in chiave diversa. L’occasione è servita anche per potenziare competenze relazionali trasversali, come la capacità di lavorare in gruppo e di collaborare con gli altri, oppure, per alcuni di loro, per acquisire nuove competenze digitali.

Manuela Flores

Manuela Flores ricercatrice  Università degli Studi di Palermo

L’esperienza di Coding Girls è stata molto positiva sia per me che per la studentessa e gli studenti universitari che ho guidato. Erano tutti al primo incarico di peer tutor e hanno trovato il ruolo fortemente trainante e coinvolgente. Il percorso proposto, “Sviluppiamo una app su code.org”, ha suscitato curiosità ed entusiasmo e, grazie alla sua semplice interfaccia visuale e alla sua flessibilità, ha stimolato ampia originalità e creatività nei progetti sviluppati, riuscendo a coinvolgere ed appassionare fortemente sia le studentesse che gli studenti durante gli allenamenti di coding nelle scuole. 
 

Chiara Di Maria

Chiara Di Maria ricercatrice Università degli Studi di Palermo

Coding Girls mostra ai ragazzi il lato affascinante e divertente delle discipline scientifiche, che vengono spesso percepite come aride e complesse. L'interazione con i formatori, studenti poco più grandi di loro, abbatte le barriere e contribuisce a instaurare un'atmosfera distesa e piacevole che favorisce l'apprendimento. Penso che il merito principale di Coding Girls sia quello di regalare nuove prospettive a tutti gli attori coinvolti, realizzando piccoli cambiamenti le cui ripercussioni sono tutte da scoprire. 
 

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