La Fondazione Near lavora e coinvolge ragazzi e ragazze che hanno vissuto o vivono l’esperienza della malattia. Ci racconta cosa fa concretamente l'organizzazione Martina De Marco, progettista, creativa e animatrice sociale: "Da sei anni lavoriamo con loro in progetti di inclusione lavorativa e progetti culturali. Il più importante è un giornale che si chiama “Il Bullone”. È una testata giornalistica registrata, redatta dai ragazzi del Bullone e dai volontari. I ragazzi hanno fra i 15 e i 30 anni e hanno vissuto patologie di vario tipo, dal tumore alla leucemia, da malattie rare o croniche a disturbi del comportamento alimentare".
Con Martina la Fondazione Near è entrata nella rete collaborativa di Fattore J. "La fondazione da sempre ha tra i suoi obiettivi quello di incontrare i giovani. È una bella occasione avere a che fare con platee di ragazzi e Fattore J ci ha messo in contatto con numeri che da soli non avremmo mai potuto raggiungere. Avere queste occasioni ti costringe a focalizzare meglio l’attenzione sul messaggio che si vuole veicolare. Ci ha aiutato a definire meglio la nostra mission e i nostri valori".
Abbiamo chiesto a Martina di definire l'esperienza in modo sintetico, con un aggettivo o un'espressione: "L’esperienza con Fattore J è stata una collaborazione che definirei in primo luogo come professionale. Il secondo aggettivo che userei per descrivere il percorso è sfidante. Infine, direi che Fattore J è un percorso generativo, anche se questa è al momento una speranza, una realtà da costruire".
Secondo Martina bisogna rinforzare il messaggio sulla salute mentale. "È importante diffondere informazione sul tema, per attenuare lo stigma che ancora aleggia su questioni che riguardano il benessere psichico. Il secondo tema importantissimo per la fondazione è quello che riguarda le malattie sessualmente trasmissibili con particolare riferimento all’HIV. È un tema ancora avvolto da tabù, stigma e ignoranza. I rischi annessi sono due e gravissimi: quello di contagio e quello di emarginazione sociale".
Fattore J, promosso da Fondazione Mondo Digitale con Janssen Italia, è il primo curricolo per la scuola italiana per educare i giovani a sviluppare intelligenza emotiva, rispetto ed empatia verso le persone che vivono una situazione di grave disagio o sono affette da malattie. Un’importante operazione sociale per stimolare il cambiamento culturale e di mentalità a partire dalle nuove generazioni.
