Il nuovo contributo di Alfonso Molina in anteprima sulla rivista Culture Digitali
È disponibile in anteprima sulla rivista Culture Digitali di DiCultHer il nuovo contributo di Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale ETS e Personal Chair in Technology Strategy all’Università di Edimburgo: Educazione per la vita nell’era dell’IA. La convergenza delle intelligenze collettive in una dimensione firtuale.
Un testo denso e generativo, che va oltre la riflessione teorica per proporsi come un manifesto operativo sull’educazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Al centro, una domanda cruciale: quale educazione serve oggi per abitare consapevolmente un mondo sempre più ibrido, interconnesso e attraversato da tecnologie intelligenti?
Nel suo contributo Molina propone una visione fondata sulla convergenza delle intelligenze collettive. È in questo orizzonte che prende forma il concetto di firtualità, intesa come integrazione profonda tra dimensione fisica e virtuale, non come due ambiti separati ma come un’unica realtà strategica, capace di abilitare nuovi ecosistemi educativi, sociali e produttivi.
L’intelligenza artificiale, in questa prospettiva, non è riducibile a uno strumento né a un semplice supporto conversazionale. Diventa piuttosto una tecnologia relazionale, da progettare e governare all’interno di costituencies sociotecniche: alleanze dinamiche tra persone, istituzioni, comunità e tecnologie, attivate da una visione condivisa e orientate al bene comune. È all’interno di queste costituencies che l’innovazione tecnologica può trasformarsi in innovazione sociale sistemica.
Molina, infatti, riprende e sviluppa il concetto elaborato in studi precedenti sull’innovazione tecnologica: “Understanding the role of the technical in the build-up of sociotechnical constituencies” (Technovation, 19(1), 1–29), dove definisce le sociotechnical constituencies come processi di allineamento progressivo tra attori, tecnologie e visioni, che rendono possibile la nascita e la diffusione di innovazioni. Il contributo su DiCultHer trasferisce questo paradigma all’educazione nell’era dell’IA, mostrando come tali costituenti sociotecniche siano la condizione per un’innovazione educativa realmente sistemica e democratica.
Questa impostazione richiama direttamente il lavoro che la Fondazione Mondo Digitale porta avanti da anni sul terreno dell’educazione “per la vita”, della cittadinanza attiva e dell’innovazione sociale: un’educazione che non si limita ad adattare le persone al cambiamento, ma le rende protagoniste nel governarlo, attraverso conoscenza, responsabilità e partecipazione.
Come sottolinea Carmine Marinucci, presidente di DiCultHer, nella premessa editoriale, il testo di Molina è "un invito a pensare, progettare e agire insieme", in piena sintonia con il Manifesto AI CULTURA, che ispira la programmazione 2025–2026 dell’associazione. Una visione che riconosce all’educazione un ruolo decisivo non solo nel preparare al futuro, ma nel contribuire a costruirlo in modo consapevole, inclusivo e sostenibile.
La pubblicazione di questo contributo rappresenta anche un importante momento di riflessione condivisa per la comunità della Fondazione Mondo Digitale: un’occasione per rilanciare il dibattito su come accompagnare scuole, docenti, giovani e territori a vivere l’intelligenza artificiale come una opportunità da orientare, attraverso un’alleanza strutturale tra educazione, tecnologia e responsabilità sociale.