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Formarsi per il futuro

Formarsi per il futuro con Breaking Barriers
Foto di Vitaly Gariev

Formarsi per il futuro

Formarsi per il futuro

Breaking Barriers: la visione di Natalia di Leone, docente di scuola dell’infanzia a Napoli

C’è chi partecipa alla formazione per obbligo e chi, come la professoressa Natalia di Leone, lo fa per scelta e convinzione personale. Insegnante di scuola dell’infanzia presso l’istituto comprensivo Oriani-Guarino di Napoli, Natalia ha deciso di frequentare numerosi corsi di aggiornamento sui temi dell’educazione digitale, intelligenza artificiale e sicurezza online, promossi anche all’interno del progetto Breaking Barriers.

Il suo obiettivo? “Non restare indietro, stare al passo con i tempi, arricchire le mie competenze”. Una motivazione profonda che nasce da una forte curiosità intellettuale e dal desiderio di offrire ai suoi piccoli alunni stimoli sempre nuovi e significativi.

L'importanza di partire dalla scuola dell'infanzia
Uno dei messaggi più forti lanciati da Natalia riguarda la visibilità e il riconoscimento della scuola dell’infanzia nei percorsi di formazione digitale: “Molti corsi partono dalla primaria in su. L’infanzia spesso non è neanche menzionata”. Natalia ha più volte dovuto iscriversi come docente della primaria per accedere ai contenuti formativi, pur lavorando stabilmente nella scuola dell’infanzia.
Eppure, sottolinea, è proprio dalla base che dovrebbe partire il cambiamento. “Anche i bambini più piccoli possono essere avvicinati in modo semplificato al digitale. E se lo stimolo parte dal docente, arriva anche ai bambini”.

Un ponte tra livelli scolastici e nuove competenze
Pur riconoscendo che alcuni contenuti dei corsi fossero pensati per gradi scolastici superiori, Natalia è riuscita a trarre ispirazione e strumenti utili anche per la sua realtà educativa. Dall’educazione alla cittadinanza digitale al tema della sicurezza online, ogni corso ha contribuito ad ampliare il suo sguardo e a rafforzare la sua consapevolezza come educatrice. 
“Dove avevo dei dubbi, la formazione mi ha aiutata a colmare i vuoti. Oggi mi sento più preparata e più ricca, anche se adatto i contenuti al mio contesto”.

Un appello alla comunità docente
Natalia non nasconde la sua delusione per una scarsa partecipazione dei colleghi alla formazione continua. Per questo ribadisce quanto sia necessario rinnovare l’attenzione per l’aggiornamento dei docenti, in particolare in un’epoca in cui la tecnologia evolve rapidamente e incide in modo profondo anche sulle vite dei bambini più piccoli.

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