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Il fab lab "fortunato"

Il fab lab "fortunato"

Il fab lab "fortunato"

In occasione della giornata di formazione School makers il docente Filippo Rosi dell'IIS Michael Faraday ha raccontato ad Ana Lain un anno di storia del fab lab della scuola, che aderisce alla Rete nazionale delle Palestre dell'Innovazione.

Grazie alla collocazione in un locale a piano terra, che si apre sul cortile della scuola, il fab lab invita tutti a entrare, a curiosare e ad appassionarsi.

 

Cominciano così a varcare la soglia anche i genitori che si offrono di collaborare, anche rimettendo in ordine gli spazi dopo un'intensa giornata di lavoro.

Per questa felice collocazione, Filippo Rosi, che coordina le attività di fabbricazione digitale, lo definisce un "fab lab fortunato".

 

 

"Nel fab lab si sperimentano le nostre idee": così Alessandro che frequenta il secondo anno, definisce l'esperienza nel laboratorio.

 

 

Due amiche sono arrivate al fab lab attraverso la robotica. Presenti alla RomeCup per fare il tifo ai compagni di classe sono rimaste incuriosite e hanno deciso di cimentarsi. E ora al fab lab hanno imparato a costruire e programmare un piccolo robot.

 

 

Ecco il #team ITIS Faraday RM scuola #palestrainnovazione della #rete @fmdigitale #SchoolMakers @MirtaMichilli pic.twitter.com/RYCDF3ND61

— Ana Lain (@Ana_fmd) 22 aprile 2016

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