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L'arte che coinvolge

L'arte che coinvolge

L'arte che coinvolge

Epson, partner tecnico della precedente edizione del Media Art Festival, quest'anno entra a pieno titolo nella cordata dei sostenitori della manifestazione, anche grazie alla collaborazione attivata per "Projecting the future", che oltre al percorso di produzione artistica, prevede un corner fisso alla Palestra dell'Innovazione, attrezzato con le tecnologie della corporation giapponese, per rendere l'esperienza artistica sempre più coinvolgente: da videoproiettori interattivi a occhiali intelligenti per la realtà aumentata.

 

Oggi la cultura è uno dei fattori produttivi che più alimentano la qualità e la competitività, uno dei motori primari della nostra economia, e le imprese che investono in creatività si dimostrano le più vitali e dinamiche, come ci racconta il rapporto di Symbola. Il messaggio che deve arrivare a tutti i giovani in formazione è che anche le attività produttive che non rappresentano in sé un bene culturale, dalla cultura possono trarre linfa creativa e competitività.

 

 

PROJECTING THE FUTURE

Il progetto, della durata di sei mesi (dicembre 2017 – maggio 2018), dà vita a una nuova collaborazione tra Epson e Fondazione Mondo Digitale per valorizzare la forza comunicativa dell’arte e le potenzialità creative e interpretative delle nuove tecnologie.

All’interno della Palestra dell’Innovazione della Fondazione Mondo Digitale nasce uno spazio dedicato alle tecnologie Epson, un vero e proprio centro di lavoro e produzione di opere d’arte digitali, all’interno del quale artisti, studenti, maker, sviluppatori, design possono scoprire nuovi modi di interpretare la tecnologia e di riflettere su concetti complessi, come quello della sostenibilità ambientale.

In occasione del Media Art Festival 2018 due artisti internazionali, Ra Di Martino e Mat Toan, espongono installazioni immersive fruibili attraverso i visori Moverio. All’interno della “sezione scuole”, allestita presso la spazio Extra MAXXI, Leonardo Petrucci espone i risultati del laboratorio di produzione artistica realizzato con gli studenti del Liceo classico Virgilio di Roma. Il progetto diviene quindi un’opportunità per stimolare la creatività degli studenti, promuovere una cultura “del saper fare” all’interno della scuola e valorizzare il ruolo dei più giovani come creatori e fruitori attivi della tecnologia.

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