"Roma rappresenta uno dei maggiori centri mondiali in termini di formazione e ricerca e il suo indotto industriale è principalmente composto da aziende che producono sistemi ed erogano servizi nel settore dell’alta tecnologia. Le sue 16 università (tra pubbliche e private cui vanno aggiunte altrettante religiose), il maggior numero in una città europea, ne fanno un centro mondiale unico in termini di cultura e offrono al sistema produttivo personale con elevatissime competenze; La Sapienza poi è l’università con il maggior numero di studenti in Europa".
Il gruppo di lavoro "Roma Futura" del Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione (CDTI) di Roma ha redatto una lettera aperta che propone di riscrivere la narrazione della capitale, che non può basarsi solo sul suo valore storico e turistico.
"Chiediamo di mettere al centro il tema del futuro di Roma come città della tecnologia e della conoscenza dove possano incontrarsi e svilupparsi tanto le conoscenze umanistiche quanto quelle tecnologiche e scientifiche grazie alle sue università, ai centri di ricerca e grazie al suo tessuto produttivo in grado di trasformare queste ricchezze in prodotti e servizi, affinché il turismo non sia una monocoltura ma una delle colonne, tra le altre, dello sviluppo equilibrato della città".
"Vogliamo costruire la Roma del futuro incentrata sulla conoscenza, sulla ricerca e formazione, sull’imprenditorialità di eccellenza. [...] È necessario trasformare Roma in un grande hub internazionale di attrazione di talenti, aziende, conoscenza.
Per adesioni alla lettera aperta scrivere a p.madotto@cdti.org (Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Roma Futura”)
I temi della lettera vengono discussi nell'incontro di giovedì prossimo, 24 giugno, alle 17.30. L'evento Roma Futura. Crescere nel III Millennio con la Roma dell'innovazione e della conoscenza si svolge sulla piattaforma Zoom.
