Main Menu

Rome Live Art Lab

Rome Live Art Lab

Rome Live Art Lab

Sono state annunciate questa mattina, alla presenza del sottosegretario di Stato Anna Laura Orrico, le scuole vincitrici del progetto RoLAB, promosso da Fondazione Mondo Digitale e Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma per sperimentare nuovi modelli di progettazione condivisa e rianimare luoghi dismessi e abbandonati di Roma. In anteprima la presentazione del progetto “Ruins Reborn” delle artiste Linda Pagani e Federica Pamio sulla trasformazione degli spazi per la convivenza nell'emergenza sanitaria.

 

Dieci scuole superiori di Roma e del Lazio e una sfida: la prima co-progettazione in tempo reale degli spazi urbani dismessi nella città in lockdown. Promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma, il progetto Ro-Lab – Rome Live Art Lab ha coinvolto studenti, artisti, associazioni, imprese culturali creative e cittadini che durante l’emergenza sanitaria hanno lavorato insieme alla proposta di idee per la rigenerazione e animazione degli spazi della capitale. L’obiettivo è contribuire a ripensare la “direzione artistica” della città, attraverso lo sviluppo inclusivo di nuovi luoghi da valorizzare e abitare e forme innovative di espressione artistica e tecnologica.

 

 

Questa mattina, alla presenza di Anna Laura Orrico, sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali, e di Beth Poisson, ministro consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, e Massimo Bugani, capo staff della Sindaca Raggi, sono stati premiati i vincitori.

 

“Mi complimento per questa bellissima iniziativa, che ha dato ai ragazzi delle scuole l’opportunità di misurarsi con il loro talento, la loro creatività e la loro immaginazione su un tema di grande importanza come quello della rigenerazione urbana e della restituzione di luoghi pubblici e privati in stato di abbandono. E mi complimento in particolare proprio con i ragazzi e con i loro docenti per aver raccolto questa sfida: sono tutti vincitori. Immaginare come possa essere ripensata la propria città, il proprio quartiere, attraverso il recupero di luoghi simbolici, è infatti un atto importante di cittadinanza attiva, di partecipazione alla vita pubblica e alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, vicino alle specificità dei territori”, ha dichiarato Anna Laura Orrico in apertura dell’evento.

 

Si è aggiudicato il primo premio il progetto “TIB RO-LAB” dell’IIS Majorana-Pisano di Guidonia: gli studenti hanno creato un modello di cultural business in sei stadi, flessibile e progressivo (fondazione, prefigurazione, appropriazione, condivisione, trasformazione, definizione) applicato a un edificio incompiuto del settore est dell’area metropolitana romana, e alla sua trasposizione narrativa con una video performance. Il secondo premio è stato vinto dagli studenti del Liceo artistico Caravaggio di Roma con un modello di intervento sul complesso scolastico di via Argoli: un polo tecnologico avanzato nei Municipi VIII e IX che funziona da “anticorpo sociale” per non rimanere soli e condividere anche da remoto durante l’emergenza sanitaria. Il terzo premio è stato vinto dal liceo artistico Enzo Rossi di Roma che ha lavorato al recupero sociale e culturale del parcheggio multipiano di Morandi nel quartiere San Giovanni.

 

 

I dieci progetti finalisti sono stati raccolti in un museo virtuale permanente a 360° e sono stati realizzati con la collaborazione del Quasar Institute for Advanced Design e dell'Istituto europeo di Design di Roma. Il museo ospita anche il progetto fotografico “Ruins Reborn” di Linda Pagani (Usa) e Federica Pamio (Italia): il duo artistico ha lavorato sugli edifici abbandonati scelti dagli studenti usandoli come vere e proprie tele. L'edificio torna alla sua forma più pura, rimuovendo usura del tempo, incuria e danni che uomo e ambiente hanno impresso su scheletro e facciata. Il risultato è un’opera di rigenerazione che riavvicina all’elemento naturale.

 

Al termine dell’evento sono stati presentati i risultati della call "Public Art Service", lanciata ad artisti, designer, accademie per raccontare la trasformazione degli spazi pubblici nell'emergenza sanitaria. In un video lo storytelling culturale a più voci con interpretazioni inedite della vita comune e nuove dimensioni del territorio e della città.

 

 

Per saperne di più

 

Altre notizie che potrebbero interessarti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi