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"Sì all'accoglienza"

"Sì all'accoglienza"

"Sì all'accoglienza"

Ieri in tre città, Catania, Milano e Roma, bambini, giovani e rifugiati hanno partecipato alla Giornata mondiale del rifugiato con l'evento "Io ci sono", promosso dalla Fondazione Mondo Digitale [vedi la notizia "Io ci sono" E tu?]. Condividiamo con tutti il messaggio di Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.  

 

“IO CI SONO”, 20 GIUGNO 2018
GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 201
8
MILANO, ROMA, CATANIA

 

È con grande piacere che ci ritroviamo in questa nona edizione della partita solidale “Io ci sono”, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato delle Nazione Unite.

Anche quest’anno l’iniziativa ha il patrocinio dell’Alto Commissariato  delle Nazione Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’adesione dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), Radio Sapienza e Più Culture come media partner, i fotografi di Shoot for Change, i protagonisti di Digital Welcome, il progetto europeo per l’inclusione di cittadini di paesi terzi, e il supporto di tante altre organizzazioni e istituzioni pubbliche e private. Sono 21 tra Roma, Catania e Milano. Non posso nominarle tutte, però voglio ringraziare ognuna di loro per essere di nuovo al nostro fianco.

 

Un grande grazie! Grazie di cuore a tutti, perché la vostra partecipazione è una affermazione forte e determinata del principio di solidarietà con chi soffre ed è costretto a lasciare la propria terra, rischiando tutto, nella speranza di arrivare in un paese migliore per costruire i propri sogni di una vita più piena, per se stessi e per i propri figli. Molti perdono la vita in questo sforzo disperato ed è triste vedere come il ricco continente europeo si chiuda di fronte a chi chiede una mano solidale per poter farcela in ore di profonda difficoltà. Dobbiamo dire con chiarezza che le persone disperate, che rischiano tutto per scappare dalla paura, dalla fame, da nazioni distrutte, non sono colpevoli di portare problemi alla vecchia Europa. L’unica loro colpa è quella di volere una vita migliore, come desideriamo tutti noi.

 

I problemi di oggi sono il risultato di una mancanza di risposta effettiva e solidale da parte di un’Europa unita, capace di vivere i propri sogni di libertà, eguaglianza e fraternità, che una volta, molto tempo fa, ha condiviso con il mondo intero.

Non c’è una sola soluzione al problema dell’immigrazione, e sicuramente c’è bisogno di una combinazione di soluzioni differenti per gestire la crisi, sia in Europa, sia nei paesi d’origine dei migranti. Alla base di tutto, però, si richiede la volontà di essere solidali e fraterni con chi ha perso tutto in una terra lontana, ma anche con chi oggi si trova in grande difficoltà nei paesi di accoglienza. Solo così potremmo evitare la strumentalizzazione della paura e della povertà, e fare passi in avanti verso un mondo più accogliente per tutti.

 

Per questo, salutiamo con calore gli studenti delle scuole italiane e i rifugiati, che oggi a Roma, Milano e Catania, si uniscono attraverso il calcio per dire sì all’accoglienza, per gridare “Io ci sono.” 

 

Auguro una grande partita a tutti, ai pulcini, ai ragazzi, a tutti i giovani!

 

Grazie!

Alfonso Molina

direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale



 

 

La diretta Facebook del discorso.

 

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