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Tour virtuale della mostra

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Tour virtuale della mostra

Da oggi, mercoledì 13 aprile, il BNL Media Art Festival, con una collezione digitale di oltre 45 opere, entra a far parte del Google Cultural Institute, la piattaforma con cui Google ormai da cinque anni porta online le collezioni dei musei più importanti al mondo rendendole fruibili a tutti gli utenti del web.

La mostra digitale è disponibile alla pagina www.google.com/culturalinstitute/collection/fondazione-mondo-digitale

 

Cercando “BNL Media Art Festival” su www.google.com/culturalinstitute è possibile ripercorrere e scoprire tutte le opere di media arte esposte a Roma, al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dal 13 al 17 aprile 2016.

 

Il BNL Media Art Festival è un progetto della Fondazione Mondo Digitale, in co-produzione con BNL Gruppo Bnp Paribas, per creare in Italia un luogo di eccellenza dedicato alla media art e alle relazioni tra arte e nuove tecnologie.

 

Nella sezione di Google Cultural Institute dedicata al BNL Media Art Festival oltre 100 immagini, suddivise in tre diverse sezioni (installazioni, videoarte e soundart), mostrano i contributi di 54 artisti provenienti da 21 paesi. Tra i nomi più conosciuti a livello internazionale Filipe Aguila (Cile), Wendy Plovamn (Danimarca), Freddy Paul Grunert (Germania), Maria Rosa Jijon (Ecuador), Yuk Yu Ip (Cina). Tra i giovani artisti Mosoud Moein Eslam (Iran) e Cesar Escudero Andaluz (Spagna). Numerosi gli artisti italiani in esposizione come Michele Cossyro, Fabrizio Tamburini, Filippo Panseca, Davide Dormino, Mariagrazia Pontormo e Adriana Amodei. Significativa anche la presenza dei giovani come Alessio Chierico, Lino Strangis e Giulia Marchi.

 

Avviato nel 2010, il Google Cultural Institute si occupa di sviluppare tecnologia con l’obiettivo di promuovere e preservare la cultura online. Tutti i progetti del Google Cultural Institute sono frutto di collaborazioni strette con importanti partner italiani e internazionali: musei, fondazioni, siti di interesse culturale, archivi e altre istituzioni che gestiscono i contenuti di cui sono proprietari all’interno delle piattaforme tecnologiche messe a disposizione da Google. Attraverso queste mostre, il Google Cultural Institute persegue l’obiettivo di accrescere il numero di informazioni di natura culturale disponibili online, in linea con la missione stessa di Google.

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