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Il manifesto della salute

Evento finale di Fattore J
Fondazione Mondo Digitale

Il manifesto della salute

Il manifesto della salute

Evento finale di Fattore J

Una rete multisettoriale per accrescere nelle giovani generazioni la fiducia nei progressi della scienza, sensibilizzare sull’importanza di una corretta informazione scientifica e sulla scelta di comportamenti responsabili per il benessere e la salute di tutti.

Gli ambassador del progetto Fattore J, oltre 20 studenti di tutta Italia, presentano il primo Manifesto della Salute costruito in modalità collaborativa dai giovani per i giovani.

AGENDA

11.00 Introduce e modera Francesca Bazzoni, giornalista sociale de “Il Bullone”

11.05  Saluti di benvenuto

  • Carlo Borghetti, vice presidente Consiglio Regione Lombardia e componente Commissione Sanità
  • Selene Pravettoni, consigliere III Commissione Sanità e Politiche Sociali e VII Commissione Cultura, Ricerca  e Innovazione, Sport e Comunicazione, Consiglio Regionale della Lombardia

11.15  Interventi di apertura

  • Danilo Arienti, Medical Director Janssen Italia
  • Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale

11.20  I giovani e la fiducia nella scienza

  • Alessio Muscillo, ricercatore Università di Siena

11.30  Gli ambassador di Fattore J presentano il Manifesto

Commenti di

  • Enrica Previtali, direttore esecutivo Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino (AMICI ONLUS)
  • Stefania Vallone, segretario Walce onlus
  • Paolo Castiglia, membro del comitato scientifico VaccinarSì e della Società italiana di Igiene Medicina preventiva Sanità pubblica (SItI)
  • Giorgio Racagni, presidente della Società Italiana di Farmacologia (SIF)

12.00  Conclusioni

I protagonisti raccontano

Carlo Guerra

Carlo Guerra 17 anni Ambassador Bologna

"Ho iniziato a fare Fattore J perché volevo partecipare a un percorso di PCTO ma già dalla prima ora di lezione mi sono accorto che quello era un PCTO tutto particolare. È stato un percorso appassionante, coinvolgente, le tematiche trattate sono molto serie e vengono sviluppate con una comunicazione agile. Ho partecipato ad ogni incontro per piacere personale senza pensare alle ore di PCTO a tal punto di partecipare ancora oggi ad alcune attività che mi vengono proposte da Fattore J".

 

Carlo, 17 anni, è uno dei 20 giovani ambasciatori coinvolto nella formazione alla pari e nell'elaborazione del primo “Manifesto della salute”, scritto in modalità collaborativa, per il programma Fattore J, promosso con Janssen Italia.  Frequenta il liceo Enrico Fermi di Bologna.

Tommaso Cocumelli

Tommaso Cocumelli 17 anni Ambassador Roma

Ho partecipato alle formazioni di Fattore J, l’anno scorso, quando ero iscritto al terzo anno. Mi ha colpito molto l’impegno e l’attenzione con cui si è parlato di malattia e di prevenzione. Le persone che abbiamo conosciuto avevano molto a cuore che fossimo informati correttamente. Ho scelto di diventare ambassador perché ho pensato mi sarebbe piaciuto fare lo stesso con i miei coetanei, condividere con loro informazioni e opinioni in ambito scientifico. Credo poi che fare da ambassador sia anche una grande opportunità di crescita e confronto. Facciamo molto team working e questo mi aiuta a capire come lavorare con altre persone, non solo con me stesso. Adesso siamo impegnati nella stesura del Manifesto della Salute, un documento con cui vogliamo comunicare all’esterno tutti i motivi per cui la scienza è importante per l’umanità”.

 

Tommaso ha 17 anni, ama la musica, il calcio e lo judo. Frequenta l’istituto Piaget-Diaz di Roma. Gli piace fantasticare, ma sa essere anche molto concreto. Per la sua vita dopo la scuola ha tre possibili obiettivi, entrare nell’esercito, diventare educatore oppure psicologo. È uno degli ambassador di Fattore J, progetto promosso con Janssen.

Laura Malaggese

Laura Malaggese 17 anni Ambassador Cassino

Essere ambassador di Fattore J significa fare da portavoce per un’informazione scientifica corretta", spiega Laura. "Mi piace molto la possibilità di confrontarmi con altri studenti e studentesse da tutta Italia. Soprattutto, partecipando a Fattore J mi sono sentita trattata da adulta, non solo da ragazzina. Gli esperti che lavorano al progetto hanno dato peso alle nostre idee e osservazioni. Ci hanno dato fiducia. Insieme ad altri giovani da tutta Italia abbiamo lavorato al Manifesto della Salute, per portare fiducia nella scienza anche a chi non ha potuto partecipare in prima persona alle formazioni di Fattore J.

 

Laura è una delle ambasciatrici del progetto Fattore J, promosso con Janssen. Frequenta il quarto anno all’IIS San Benedetto di Cassino (Frosinone). Le piace studiare italiano, matematica e psicologia. Nel tempo libero ama ballare. Dopo la scuola le piacerebbe frequentare un corso di laurea breve per diventare assistente sociale.

Laura Rosa Mejia Lara

Laura Rosa Mejia Lara 17 anni Ambassador Bologna

“Mi sono appassionata al progetto l'anno scorso, a seguito di alcuni incontri seguiti assieme alla mia classe che mi hanno colpito molto perché trattavano di temi che sentivo, e tuttora sento, molto vicini. Per questo, quando mi è stata data la possibilità di diventare ambassador, non ho esitato. Grazie a Fattore J ho potuto approfondire due temi che sento molto vicini: depressione e disturbi mentali. Ci sono molti miei coetanei che ne soffrono. Tuttavia sono molto poco ascoltati: spesso nessuno s'accorge del loro malessere. Partecipando alle formazioni sono riuscita ad aumentare la mia consapevolezza sul tema. Parlare di depressione e disturbi mentali è stato molto utile per me e anche per i miei compagni. Ci ha aiutato ad acquisire strumenti utili all’ascolto e all’aiuto di chi è in difficoltà.

Con Fattore J abbiamo imparato che l’empatia è indispensabile nelle relazioni. Essere ambassador significa fare da portavoce ai ragazzi della mia età sul tema della fiducia nella scienza e dell'empatia verso le persone che soffrono di una malattia. Di queste cose parlo quindi con i miei compagni di classe e amici, con i miei genitori e i miei parenti. Inoltre contribuisco alla scrittura del Manifesto della Salute”.

Giulia Diacci

Giulia Diacci 17 anni Ambassador Bologna

“L’anno scorso ho partecipato alle formazioni di Fattore J e quest’anno ho deciso di essere ambassador del progetto, proprio perché mi ha colpito molto, soprattutto dal punto di vista emotivo.  Grazie a Fattore J ho imparato a mettermi nei panni dell’altro. E devo dire che questo mi ha spinto a interessarmi di più all’argomento trattato durante la formazione anche dal punto di vista didattico. Penso che il mio ruolo di ambassador sia molto importante, perché mi consente di condividere quello che ho appreso grazie al progetto con altri miei coetanei. Non solo, questo ruolo mi permette anche di fare da portavoce per tutti i miei compagni, così da far emergere la loro voce quando lavoriamo a documenti importanti, come il Manifesto della Salute. Mi interessano molto l’ambito scientifico e quello medico. Per il momento lascio aperta ogni porta. Se penso a me nel futuro mi auguro di essere tranquilla, serena e felice. Di non aver rimpianti e di essere contenta delle scelte fatte".

 

Giulia, 17 anni, frequenta il liceo Enrico Fermi di Bologna.

Benedetta Panfilo

Benedetta Panfilo 16 anni Ambassador Rovigo

Ho iniziato da poco a partecipare alle formazioni di Fattore J, ma due webinar sono bastati a farmi scegliere di diventare portavoce di progetto. Le materie scientifiche mi appassionano, ma il progetto mi ha colpito per un altro motivo: è un viaggio a 360° alla scoperta della malattia. Molta attenzione è data alla prospettiva del malato. Penso sia molto utile per chi, come me, in futuro dovrà relazionarsi con i pazienti (spero!).

Benedetta ha 16 anni e studia al liceo scientifico Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo), indirizzo scienze applicate. 

 

 

Valeria Fiore

Valeria Fiore 18 anni Ambassador Arona (Novara)

Da grande vorrei fare la psicologa e, grazie a Fattore J, ho scoperto tante cose nuove di me. Ad esempio, fin da piccola avevo paura a parlare in pubblico o con persone estranee. Ma grazie a Fattore J ho trovato la forza di superare questo ostacolo.

Con Fattore J abbiamo affrontato temi delicati, come la malattia, prendendo in considerazione più aspetti: il lato scientifico, ma anche quello umano. Mi è piaciuta molto la delicatezza utilizzata nel trattare tematiche sensibili. Sono riuscita ad immedesimarmi nei pazienti che portavano, durante le ore di formazione, la loro testimonianza. La malattia è una cosa privata, ma non va vista come tabù. Fattore J riesce a fare proprio questo, a normalizzare la malattia, parlandone liberamente. E credo sia molto utile.

Se dovessi descrivere il mio percorso con tre parole, direi: libertà, relazione e coraggio.

 

Valeria, 18 anni, frequenta l’IIS E. Fermi di Arona. 

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