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Fattore J 2

Fattore J
Fondazione Mondo Digitale

Fattore J 2

Fattore J 2

Nelle mani della scienza

La scienza vince sempre, come ci conferma l’esempio straordinario dei ricercatori di tutto il mondo, impegnati nello sviluppo dei vaccini contro il Covid che ci permetteranno presto di tornare alla libertà. Ma i progressi della scienza stanno agendo in tantissime aree terapeutiche diverse, migliorando sensibilmente la qualità di vita di milioni di pazienti affetti da patologie fino a poco tempo fa fatali.

È da questa consapevolezza e dalla volontà di rendere visibili e noti messaggi di speranza che Fondazione Mondo Digitale e Janssen Italia, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson, uniscono le forze in una nuova edizione di Fattore J, per accrescere nelle giovani generazioni la fiducia nei progressi della scienza, sensibilizzare sull’importanza di una corretta informazione scientifica e sulla scelta di comportamenti responsabili per il benessere e la salute di tutti.

CONTESTO

I giovani conservano fiducia nei decisori politici, negli scienziati e nei medici, nonostante una certa insoddisfazione per la gestione comunicativa dell’emergenza sanitaria, percepita come confusionaria. Il dato emerge dalla ricerca realizzata dalla Fondazione Mondo Digitale, con il supporto del Dipartimento di Economia politica e statistica della Università degli Studi di Siena, su 4.000 studenti (14-19 anni), protagonisti della prima edizione. Il 78% dei ragazzi chiede maggiore chiarezza e più capacità di ascolto. Per superare l’emergenza sanitaria, i giovani considerano prioritario il ruolo della ricerca per nuovi vaccini e farmaci (81%), seguito dalla gestione equilibrata dei decisori politici (53%) e da una corretta comunicazione (30%).

OBIETTIVI

  • accrescere nelle nuove generazioni la fiducia nei progressi della scienza
  • sensibilizzare i giovani sull’importanza di una corretta informazione scientifica
  • valorizzare il ruolo che ricerca medica e progresso scientifico hanno nella storia dell’umanità
  • educare i giovani a sviluppare intelligenza emotiva e a rispettare unicità e diversità
  • migliorare il livello di attenzione su prevenzione e salute degli adolescenti
  • creare e animare una rete multisettoriale d’eccellenza sulla salute (associazioni, istituzioni, scuole, media, comunità).

ATTIVITÀ

  • Formazione online per 10.000 giovani delle scuole secondarie di II grado con interventi e testimonianze delle associazioni di pazienti e dei dipendenti Janssen in diverse aree terapeutiche: oncologia, ematologia, immunologia, infettivologia, ipertensione arteriosa polmonare e neuroscienze.
  • Laboratorio “Science Fact check”: mini sfide per mettere alla prova la capacità degli studenti di verificare le notizie scientifiche.
  • Selezione di 20 giovani ambasciatori del programma per la formazione alla pari e la definizione del primo “Manifesto della salute”, scritto in modalità collaborativa.
  • Campagna informativa e di comunicazione per raggiungere 100.000 giovani in Italia.

 

RETE

Patrocini

  • Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)
  • VaccinarSì
  • Società Italiana Farmacologia (SIF)

Partner scientifico: Università Campus Bio-Medico di Roma

Media partner: Fanpage

    Associazioni al servizio dei malati e dei loro familiari

     

    Le scuole interessate a partecipare al progetto sono invitate a compilare il modulo online

    I protagonisti raccontano

    Roberta Poli

    Roberta Poli Docente, psicologa Roma

    Con due anni di didattica a distanza alle spalle, i ragazzi sono scollati, scompaiono... Fattore J è per noi una cambio di rotta, un punto fermo, uno strumento di unione e riflessione. Quando ci colleghiamo per ascoltare le testimonianze e le formazioni di Fattore J, vedo che la classe ci sta! È coinvolta. Ed è questo che mi serve adesso, coinvolgere i ragazzi, farli sentire uniti emotivamente, parte di un gruppo. Nell’incertezza totale di questo momento Fattore J per noi rappresenta il legame possibile.

    Tommaso Cocumelli

    Tommaso Cocumelli 17 anni Ambassador Roma

    Ho partecipato alle formazioni di Fattore J, l’anno scorso, quando ero iscritto al terzo anno. Mi ha colpito molto l’impegno e l’attenzione con cui si è parlato di malattia e di prevenzione. Le persone che abbiamo conosciuto avevano molto a cuore che fossimo informati correttamente. Ho scelto di diventare ambassador perché ho pensato mi sarebbe piaciuto fare lo stesso con i miei coetanei, condividere con loro informazioni e opinioni in ambito scientifico. Credo poi che fare da ambassador sia anche una grande opportunità di crescita e confronto. Facciamo molto team working e questo mi aiuta a capire come lavorare con altre persone, non solo con me stesso. Adesso siamo impegnati nella stesura del Manifesto della Salute, un documento con cui vogliamo comunicare all’esterno tutti i motivi per cui la scienza è importante per l’umanità”.

     

    Tommaso ha 17 anni, ama la musica, il calcio e lo judo. Frequenta l’istituto Piaget-Diaz di Roma. Gli piace fantasticare, ma sa essere anche molto concreto. Per la sua vita dopo la scuola ha tre possibili obiettivi, entrare nell’esercito, diventare educatore oppure psicologo. È uno degli ambassador di Fattore J, progetto promosso con Janssen.

    Carlo Guerra

    Carlo Guerra 17 anni Ambassador Bologna

    "Ho iniziato a fare Fattore J perché volevo partecipare a un percorso di PCTO ma già dalla prima ora di lezione mi sono accorto che quello era un PCTO tutto particolare. È stato un percorso appassionante, coinvolgente, le tematiche trattate sono molto serie e vengono sviluppate con una comunicazione agile. Ho partecipato ad ogni incontro per piacere personale senza pensare alle ore di PCTO a tal punto di partecipare ancora oggi ad alcune attività che mi vengono proposte da Fattore J".

     

    Carlo, 17 anni, è uno dei 20 giovani ambasciatori coinvolto nella formazione alla pari e nell'elaborazione del primo “Manifesto della salute”, scritto in modalità collaborativa, per il programma Fattore J, promosso con Janssen Italia.  Frequenta il liceo Enrico Fermi di Bologna.

    Valeria Fiore

    Valeria Fiore 18 anni Ambassador Arona (Novara)

    Da grande vorrei fare la psicologa e, grazie a Fattore J, ho scoperto tante cose nuove di me. Ad esempio, fin da piccola avevo paura a parlare in pubblico o con persone estranee. Ma grazie a Fattore J ho trovato la forza di superare questo ostacolo.

    Con Fattore J abbiamo affrontato temi delicati, come la malattia, prendendo in considerazione più aspetti: il lato scientifico, ma anche quello umano. Mi è piaciuta molto la delicatezza utilizzata nel trattare tematiche sensibili. Sono riuscita ad immedesimarmi nei pazienti che portavano, durante le ore di formazione, la loro testimonianza. La malattia è una cosa privata, ma non va vista come tabù. Fattore J riesce a fare proprio questo, a normalizzare la malattia, parlandone liberamente. E credo sia molto utile.

    Se dovessi descrivere il mio percorso con tre parole, direi: libertà, relazione e coraggio.

     

    Valeria, 18 anni, frequenta l’IIS E. Fermi di Arona. 

    Laura Malaggese

    Laura Malaggese 17 anni Ambassador Cassino

    Essere ambassador di Fattore J significa fare da portavoce per un’informazione scientifica corretta", spiega Laura. "Mi piace molto la possibilità di confrontarmi con altri studenti e studentesse da tutta Italia. Soprattutto, partecipando a Fattore J mi sono sentita trattata da adulta, non solo da ragazzina. Gli esperti che lavorano al progetto hanno dato peso alle nostre idee e osservazioni. Ci hanno dato fiducia. Insieme ad altri giovani da tutta Italia abbiamo lavorato al Manifesto della Salute, per portare fiducia nella scienza anche a chi non ha potuto partecipare in prima persona alle formazioni di Fattore J.

     

    Laura è una delle ambasciatrici del progetto Fattore J, promosso con Janssen. Frequenta il quarto anno all’IIS San Benedetto di Cassino (Frosinone). Le piace studiare italiano, matematica e psicologia. Nel tempo libero ama ballare. Dopo la scuola le piacerebbe frequentare un corso di laurea breve per diventare assistente sociale.

    Laura Rosa Mejia Lara

    Laura Rosa Mejia Lara 17 anni Ambassador Bologna

    “Mi sono appassionata al progetto l'anno scorso, a seguito di alcuni incontri seguiti assieme alla mia classe che mi hanno colpito molto perché trattavano di temi che sentivo, e tuttora sento, molto vicini. Per questo, quando mi è stata data la possibilità di diventare ambassador, non ho esitato. Grazie a Fattore J ho potuto approfondire due temi che sento molto vicini: depressione e disturbi mentali. Ci sono molti miei coetanei che ne soffrono. Tuttavia sono molto poco ascoltati: spesso nessuno s'accorge del loro malessere. Partecipando alle formazioni sono riuscita ad aumentare la mia consapevolezza sul tema. Parlare di depressione e disturbi mentali è stato molto utile per me e anche per i miei compagni. Ci ha aiutato ad acquisire strumenti utili all’ascolto e all’aiuto di chi è in difficoltà.

    Con Fattore J abbiamo imparato che l’empatia è indispensabile nelle relazioni. Essere ambassador significa fare da portavoce ai ragazzi della mia età sul tema della fiducia nella scienza e dell'empatia verso le persone che soffrono di una malattia. Di queste cose parlo quindi con i miei compagni di classe e amici, con i miei genitori e i miei parenti. Inoltre contribuisco alla scrittura del Manifesto della Salute”.

    Giulia Diacci

    Giulia Diacci 17 anni Ambassador Bologna

    “L’anno scorso ho partecipato alle formazioni di Fattore J e quest’anno ho deciso di essere ambassador del progetto, proprio perché mi ha colpito molto, soprattutto dal punto di vista emotivo.  Grazie a Fattore J ho imparato a mettermi nei panni dell’altro. E devo dire che questo mi ha spinto a interessarmi di più all’argomento trattato durante la formazione anche dal punto di vista didattico. Penso che il mio ruolo di ambassador sia molto importante, perché mi consente di condividere quello che ho appreso grazie al progetto con altri miei coetanei. Non solo, questo ruolo mi permette anche di fare da portavoce per tutti i miei compagni, così da far emergere la loro voce quando lavoriamo a documenti importanti, come il Manifesto della Salute. Mi interessano molto l’ambito scientifico e quello medico. Per il momento lascio aperta ogni porta. Se penso a me nel futuro mi auguro di essere tranquilla, serena e felice. Di non aver rimpianti e di essere contenta delle scelte fatte".

     

    Giulia, 17 anni, frequenta il liceo Enrico Fermi di Bologna.

    Benedetta Panfilo

    Benedetta Panfilo 16 anni Ambassador Rovigo

    Ho iniziato da poco a partecipare alle formazioni di Fattore J, ma due webinar sono bastati a farmi scegliere di diventare portavoce di progetto. Le materie scientifiche mi appassionano, ma il progetto mi ha colpito per un altro motivo: è un viaggio a 360° alla scoperta della malattia. Molta attenzione è data alla prospettiva del malato. Penso sia molto utile per chi, come me, in futuro dovrà relazionarsi con i pazienti (spero!).

    Benedetta ha 16 anni e studia al liceo scientifico Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo), indirizzo scienze applicate. 

     

     

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