Main Menu

Contro i pregiudizi e lo stigma sociale

Giornata mondiale della salute mentale: con Fattore J gli studenti incontrano gli esperti

Contro i pregiudizi e lo stigma sociale

Contro i pregiudizi e lo stigma sociale

Giornata mondiale della salute mentale: con Fattore J gli studenti incontrano gli esperti

Oltre mille studenti si sono collegati, stamattina, al webinar con esperti di salute mentale e operatori in ambito sanitario che ha offerto un vivo spazio di confronto sulle difficoltà legate al diffondersi di patologie come ansia e depressione: un appuntamento speciale in prossimità della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre)Ad organizzarlo la Fondazione Mondo Digitale e Johnson & Johnson, per la quinta edizione di Fattore J. Un momento speciale per ribadire che la salute mentale è parte essenziale del benessere di ogni persona, in particolare degli adolescenti, che oggi crescono in un mondo spesso sin troppo complesso, veloce e iperconnesso. Gli studenti, iscritti alle scuole superiori di II grado, provenivano da ogni parte d’Italia, in particolare: Liceo economico sociale Piccolomini (Siena), Liceo Felicia e Peppino Impastato (Palermo), Liceo Scientifico Nitti (Napoli), Istituto Maserati di Voghera (Pavia), Istituto Carlo Urbani (Roma), Liceo Don Milani- Da Vinci (Bari), Istituto Majorana (Palermo).

Sin dalle prime battute è apparsa forte la consapevolezza che coltivare un rapporto sano con gli adulti e fra pari è l’unico modo per abbattere i muri dell’isolamento: “Non smettete mai di cercare il confronto con gli adulti. Anche in senso critico. E’ fondamentale che ci sia sempre un dialogo e che non vi isoliate, convinti di avere punti di vista diversi. State con gli altri, acquisite sempre più cultura, perché dalla cultura nascono le teste”, ha esortato Sergio De Filippis, psichiatra, direttore sanitario e scientifico Villa Von Siebenthal, Genzano di Roma, coordinatore Psichiatria Gruppo GH. 

I ragazzi hanno risposto molto bene all’appello, con tanta voglia di entrare in connessione con le persone più a rischio. Lo dimostrano le domande rivolte agli esperti nel corso dell’incontro: qualcuno ha chiesto quali sono i segnali per capire che una persona sta attraversando un periodo difficile dal punto di vista mentale, cosa si possa fare concretamente per aiutarla. Ma permane anche la sensazione di stigma legato alla malattia: una ragazza ha chiesto come parlare apertamente di salute mentale senza paura di essere giudicati o fraintesi. Molti ragazzi sanno bene quanto sia importante il ruolo della comunità educante: “Secondo voi all’interno della scuola non bisognerebbe introdurre un corso avanzato sulla salute mentale degli studenti per i docenti?”, “Perché non si parla mai del tasso di competitività che demoralizza gli studenti?”, sono state altre questioni emerse nel corso della mattinata. 

Elio Rosati, segretario regionale Cittadinanzattiva Lazio e componente dell’Osservatorio regionale sull'impatto economico delle leggi regionali, ha rinforzato positivamente il ruolo dei giovani nella società: “Vi diranno che siete la generazione peggiore. Non ci credete, perché voi siete il futuro. Ma avete anche delle responsabilità nel costruirlo e soprattutto viverlo da protagonisti attraverso la comunità e l'informazione. Siate cittadini attivi. Fate domande. Perché dalle domande nascono le relazioni e crescono le comunità. Abbiate il coraggio di informarvi, perché chi ha più informazioni ha più potere”.

Il progetto Fattore J nasce proprio per offrire ai ragazzi e alle ragazze uno spazio autentico di ascolto e confronto, per dialogare con esperti, condividere esperienze e comprendere che chiedere aiuto è un gesto di forza, non di debolezza. Alessandra Baldini, Country Medical Affairs Director Johnson & Johnson Italia, lo ha ricordato: “Il futuro della salute si costruisce insieme e voi sarete sicuramente dei giocatori fondamentali grazie alla vostra curiosità, alle idee e la voglia di mettervi in gioco. Fattore J mi è estremamente caro perché parla di scienza e io sono appassionata sin da piccola: l’ho sognata, l’ho studiata e poi ho fatto di questa passione il mio lavoro, come direttrice medica di Johnson&Johnson Innovative Medicine Italia. J&J ha una presenza nell’ambito della salute mentale consolidata, da oltre 60 anni. Il fondatore della parte farmaceutica di Johnson&Johnson è Paul Janssen, un grande medico, ricercatore e anche scienziato. Aveva un fratello affetto da schizzofrenia e una grande motivazione personale che ha sostenuto le sue ricerche verso le neuroscienze, una delle aree terapeutiche al centro della nostra mission. Ci rendiamo conto di quanto queste patologie siano invalidanti e di quanto ci sia ancora da fare per combattere i pregiudizi e lo stigma sociale. Per questo è davvero importante parlarne, avere diagnosi precoci e fare prevenzione”.

Elisa Amorelli, coordinatrice comunicazione, rapporti istituzionali e marketing sociale della Fondazione Mondo Digitale ETS ha salutato ricordando: “Oggi è l’ultima tappa di un percorso che in cinque anni ha sensibilizzato migliaia di studenti. La Fondazione ha da subito creduto in questo progetto perché la nostra missione è quella di diffondere conoscenza. E Fattore J ci ha permesso di fare della scuola anche un luogo dove si impara a capire quanto è importante la salute e la prevenzione, ma soprattutto dove si può avere cura di sé stessi e degli altri. Se noi stiamo bene, in salute, con noi stessi e con gli altri, possiamo fare tutto nella vita”.

Altre notizie che potrebbero interessarti

I nostri progetti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi