Prosegue il progetto Openness nell’ambito del programma di “Esperienze pilota delle scuole sull'openness e la cultura digitale” realizzato dalle scuole umbre in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria.
E anche oggi alcuni coach della Fondazione sono coinvolti in attività formative presso le scuole di Orvieto e Terni. Attività di problem solving e robotica sono animate dal coach Riccardo D’Aquino, che ha gareggiato con successo in competizioni internazionali. Il corso di coding per docenti è tenuto da Roberto Dessì. Obiettivo del progetto Openness è favorire l’apprendimento con un approccio consapevole all’uso delle nuove tecnologie.
Altro laboratorio in trasferta è quello con l’artista Giacomo Lion presso l’Istituto S. Orsola di Roma, nell’ambito del BNL Media Art Festival (vedi la news Il processo creativo).
La Palestra dell’Innovazione è un fermento di attività, dagli esami per conseguire la certificazione Mos, coordinati da Valentina Gelsomini, al percorso di alternanza scuola-lavoro. E continuano anche gli appuntamenti didattici nel Media Art Lab con Valentino Catricalà e Fiammetta Castagnini. Oggi scopre la media art una classe dell’istituto comprensivo Aristide Leonori di Roma, con la docente Lorella Pepe.
Nell’Immersive Lab con il coach Domenico Zungri e nel Video lab con Paola De Marco sono protagoniste due classi dell’Istituto comprensivo Parco degli Acquedotti, coordinate dalla docente Emilia Sera.
Il Robotic Center oggi è riservato ai liceali del Vito Volterra di Ciampino, alle prese con l’impegnativa decisione di decidere il dopo scuola: come proseguire? Il robot umanoide Nao, insieme ai coach della Sapienza Università di Roma, ha il compito di catturare l’attenzione dei ragazzi per appassionarli allo studio delle discipline scientifiche. Accompagna la classe il docente Massimo Pescatori.
Nel pomeriggio prosegue il percorso di alternanza scuola-lavoro dedicato a 24 studenti delle classi 4ª e 5ª del Maffeo Pantaleoni di Frascati (vedi la news Disegna il tuo futuro). La coach è Paola De Marco.
