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Patologie sottovalutate

Patologie sottovalutate

Patologie sottovalutate

“Dai, tirati su”, “Prova a reagire”, “Esci e vedi come ti riprendi” sono alcune delle frasi che spesso si usano quando i nostri cari si rivolgono a noi in un momento di difficoltà o che noi stessi ci siamo trovati a usare in qualche circostanza.

Ci sono volte in cui, però, chi ascolta queste esortazioni non si trova di fronte ad una momentanea difficoltà, non è semplicemente triste o sfiduciato: è depresso. Ed essere depressi significa essere malati, perché la depressione è una vera e propria malattia, non uno stato d’animo.

 

Con lo slogan “La depressione non si sconfigge a parole” è partita la campagna di sensibilizzazione su una patologia ancora troppo ignorata e sottovalutata. È promossa da Janssen con il Trio Medusa, società scientifiche e associazioni di pazienti per squarciare il peso del silenzio e dello stigma che circonda chi soffre di depressione. L'obiettivo è raggiungere e aiutare in un anno 1,5 milioni di malati e oltre 4 milioni di caregiver in Italia.

 

I temi della campagna sono al centro della formazione di oggi per il progetto Fattore J. Gli esperti dell'associazione Progetto Itaca con Cecilia Stajano e Valentina Guerrera incontrano gli studenti degli istituti Eugenio Bona di Biella e Galileo Ferraris di Settimo Torinese.

 

02.10 11.30-13 | Formatori Progetto Itaca, Cecilia Stajano (Fmd) e Valentina Guerrera |  IIS Bona di Biella e IIS Ferraris di Settimo Torinese

 

Fattore J, promosso da Fondazione Mondo Digitale con Janssen Italia, è il primo curricolo per la scuola italiana per educare i giovani a sviluppare intelligenza emotiva, rispetto ed empatia verso le persone che vivono una situazione di grave disagio o sono affette da malattie. Un’importante operazione sociale per stimolare il cambiamento culturale e di mentalità a partire dalle nuove generazioni.

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