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Wall mapping "Fino a qui"

Wall mapping "Fino a qui"

Wall mapping "Fino a qui"

Nell'ambito del progetto "Le molte facce del territorio", promosso dal Sistema Museale Territoriale MANEAT, domani sera a Formello, a partire dalle ore 20, è in programma la performance "Fino a qui", wall mapping dell'artista Daniele Spanò sulla facciata di Palazzo Chigi, sede del Museo Agro Veientano [vedi la notizia Le facce del territorio].

 

L’installazione di Daniele Spanò ha l'obiettivo di trasformare la facciata dell’edificio in una superficie luminosa, dinamica e funzionale al racconto, attraverso l'uso della videoproiezione e del suono. Non solo un intervento di valorizzazione della facciata quindi, ma la creazione di un dialogo continuo tra l'architettura e le tematiche di indagine dell'artista. La possibilità di trovare una funzionalità “altra” dell'architettura, il rapporto tra spazio intimo (edificio) e collettivo (la piazza), la superficie intesa come elemento sia di separazione che di comunicazione tra il dentro e il fuori, il rapporto tra il corpo e l'architettura, sono alcuni dei punti che l'artista approfondisce in questi tipo di interventi. Una serie di figure umane affiorano da un'oscurità profonda e si dirigono verso di noi, il loro impatto con la superficie (facciata) provoca distorsioni visive e sonore. È l'architettura che subisce queste deformazioni perdendo il suo carattere fisico e immutabile. È come se questi strani personaggi fossero intrappolati all'interno di uno strano strumento a percussione dove, l'impatto dei corpi su una membrana trasparente, innesca una serie di mutamenti nel mondo reale.

 

 

Daniele Spanò (Roma 1979)

Dopo una formazione da scenografo, Daniela inizia il lavoro di regista e artista visivo. Tra gli interventi più importanti, nel 2013 "Atto Primo" a Piazza del Popolo a Roma, "Rifrazioni permanenti" del 2011 in Piazza Colonna, sempre a Roma e promosso dal MiBAC e “Pneuma” a Spoleto per Palazzo Collicola Arti Visive e inserito nel programma del Festival dei Due Mondi. Nel febbraio 2011 viene selezionata dal celebre regista e artista Takeshi Kitano per rappresentare il fermento artistico della città di Roma.

Dal 2012 al 2015 è consulente artistico per la Fondazione Romaeuropa e curatore di DigitaLife presso il museo La Pelanda di Roma. Dal 2014 nasce la collaborazione con Luca Brinchi con il quale firma i video per numerosi spettacoli tra i quali “Hamlet” di Andrea Baracco, “Ritratto di una capitale” per la regia di Fabrizio Arcuri, “Ragazzi di Vita” Di Massimo Popolizio, “Don Giovanni” dell’Orchestra di Piazza Vittorio, “Freud” e “Antigone” di Federico Tiezzi.

Nel 2016 insieme a Luca Brinchi, firma la regia le scene e i video di “Aminta” prodotto dalla Sagra Musicale Malatestiana e il Teatro di Roma. Nel 2017 con Luca Brinchi realizza l’installazione multimediale “Il Giardino dei sogni” inserita all’interno della mostra su Giorgione a Palazzo Venezia – Roma, prodotta dal Polo Museale del Lazio (MIBAC).

Nel 2018 realizza l'installazione video-luminosa per lo spettacolo "Excelsior" di Salvo Lombardo.

 


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