Il messaggio del sottosegretario Alessio Butti per la RomeCup 2025
"Il futuro tecnologico che ci attende rimarrà un futuro pienamente umano. Dipende da noi, individui senzienti e responsabili del loro pensiero e delle loro azioni". Con queste parole, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha salutato in videomessaggio i partecipanti al convegno inaugurale della RomeCup 2025, impossibilitato a intervenire di persona. E ha definto l'evento "una occasione preziosa di confronto e di riflessione su temi attuali e complessi".
Il convegno ha aperto la 18ª edizione della manifestazione promossa dalla Fondazione Mondo Digitale, dedicata quest’anno al confronto tra intelligenza artificiale, educazione e umanità. Al centro del dibattito, la necessità di tracciare confini giuridici ed etici per lo sviluppo delle tecnologie emergenti, senza perdere di vista la centralità della persona e della democrazia.
Nel suo intervento, Butti ha proposto una visione fiduciosa del futuro, ispirandosi anche alle parole di papa Francesco: "Il tecno-umanesimo dovrebbe essere la chiave per nutrire speranza nel futuro e nelle nuove generazioni". Una condizione “tecno-umana” che si configura "come una simbiosi tra intelligenze umane e conoscenze tecnologiche", in cui l’algoritmo diventa un supporto per pensare, lavorare, curarsi e vivere in armonia con l’ambiente.
Il messaggio si inserisce nel solco delle attuali politiche italiane ed europee sull’IA generativa e regolata, con riferimenti puntuali al regolamento europeo, al disegno di legge nazionale e ai tavoli di confronto con imprese e ricerca. "Tutto questo ha lo stesso scopo: vogliamo assecondare una crescita equilibrata delle capacità cognitive e computazionali delle intelligenze artificiali, nel rispetto dei principi giuridici, etici e democratici che guidano la nostra società".