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Coding Girls, le storie

Coding Girls, le storie

Coding Girls, le storie

Coding? Fino al terzo anno liceo non sapevo cosa fosse. Il pc era solo Facebook.

 

In occasione della conferenza stampa di Coding Girls [vedi la notizia Il coding è libertà], abbiamo incontrato Aurora Odierno, 20 anni, oggi studentessa di Bioinformatica alla Sapienza Università di Roma. Ha scoperto logica e creatività del coding solo al terzo anno di liceo e da quel momento ha capito quale sarebbe stata la sua strada.

 

 

"Frequentavo il liceo scientifico Peano di Monterotondo e la docente, come percorso di alternanza scuola-lavoro, ci ha proposto l'esperienza di Coding Girls", racconta Aurora. "Ero piuttosto diffidente perché per me, a quei tempi, il pc era solo Facebook! Mi sono fidata della prof e da lì è cominciato tutto".

Oggi frequento una facoltà un po' insolita, Bioinformatica alla Sapienza di Roma, un indirizzo di frontiera. Tutto il percorso è in inglese. Grazie a Coding Girls ho messo insieme la passione per la biologia con la tecnologia. In famiglia sono rimasti molto stupiti, anche perché è una scelta molto impegnativa. Ma io sono davvero convinta di diventare una bioinformatica". 

 

Abbiamo chiesto ad Aurora anche di raccontarci la sua esperienza con le Coding Girls da protagonista.

"Ho un bellissimo ricordo dei Cafè letterari organizzati a scuola, che coinvolgevano grandi e piccoli. Siamo diventati infatti un Coding Girls Hub. Ci allenavamo tra noi, con le compagne di classe sulla piattaforma Scratch, per insegnare alle coetanee e alle ragazze più giovani. Le bambine della scuola primaria erano straordinarie per la quantità delle domande che ci facevano. Molto più curiose delle grandi e delle adulte.

Un ricordo divertente? I ragazzi che "rosicavano" perché volevano partecipare anche loro... Ovviamente li abbiamo accettati! Non potevamo creare gender gap al contrario!"

 

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