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Disablist Bullying

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Confronto sui risultati del progetto europeo DisAbuse. Strumenti e strategie contro il "fattore H" del bullismo, per supportare persone con bisogni speciali e disabilità. E workshop con il metodo Lego Serious Play.

 

"DISABLIST BULLYING", A ROMA CONFERENZA INTERNAZIONALE
27 settembre 2019, ore 9
Palestra dell’Innovazione, via del Quadraro 102
Programma

 

Venerdì prossimo, 27 settembre, saranno presentati a Roma i risultati del progetto “DisAbuse: Disablist Bullying - Experience into Change, providing the right support services”, che ha visto la sperimentazione in quattro paesi europei di nuovi percorsi formativi per la prevenzione e il contrasto al bullismo in casi di disabilità. In Italia il progetto, guidato dalla Fondazione Mondo Digitale, ha coinvolto 27 persone, tra docenti, studenti e psicologi, in originali sessioni di lavoro con la metodologia Lego® Serious Play®.

 

“Pensano che siamo inutili, che siamo diversi da loro, che non valiamo nulla e che sia giusto trattarci così”. È l’inizio di un testo scritto da F., sedici anni, studentessa del Magarotto di Roma, istituto di istruzione specializzata per sordi. Nasce dalla sfida di formare comunità educanti consapevoli e responsabilizzate per la prevenzione e il contrasto al bullismo il progetto “DisAbuse: Disablist Bullying - Experience into Change, providing the right support services”, attuato nell'ambito del programma Erasmus+ e promosso da cinque partner di quattro paesi europei: Centro Anti-Bullismo dell’Università di Dublino (Irlanda), Fondazione Mondo Digitale (Italia), Istituto Dun Laoghaire di Arte, Design e Tecnologia (Irlanda), Istituto Universitario di Lisbona (Portogallo) e Università della Murcia (Spagna).

 

Venerdì prossimo 27 settembre, alla Palestra dell’Innovazione di Roma, saranno presentati i risultati della prima sperimentazione che ha coinvolto in Europa oltre 100 persone, tra docenti, studenti con disabilità, psicologi e psicoterapeuti, in un percorso innovativo per l’acquisizione di nuove competenze e modelli di socializzazione inclusiva. Suddiviso in sei moduli, corredati da una guida pratica per i formatori, il programma è pensato per persone con bisogni educativi speciali (BES) e disabilità, per supportarle nella prevenzione e nel contrasto al bullismo a scuola e al lavoro. I materiali didattici sono disponibili sul sito del progetto www.disabuse.eu/it.

 

In Italia il percorso didattico si è avvalso per la prima volta della metodologia costruttivista Lego® Serious Play®. Mattoncino dopo mattoncino, giovani studenti, accompagnati da docenti e psicologi, hanno lavorato in gruppo per rafforzare valori come il rispetto e l’empatia, hanno rinforzato l'autostima e restituito una rappresentazione visiva e critica delle diverse tipologie di bullismo, dei suoi effetti, degli attori in gioco, degli strumenti e delle strategie per contrastarlo efficacemente. “Il lavoro di gruppo mi ha aiutato a conoscere nuovi punti di vista e a confrontarmi sulle difficoltà che incontriamo ogni giorno. Ho capito cos’è il bullismo e ora ho strumenti in più per contrastarlo e per diffondere questa consapevolezza”, racconta con la lingua dei segni P., 18 anni.

 

La conferenza sarà l’opportunità non solo per condividere le storie dei protagonisti e valutare i primi risultati nei diversi paesi, ma anche per avviare nuove alleanze per il contrasto al bullismo nei confronti di persone con bisogni speciali, coinvolgendo rappresentanti di centri di ricerca europei, autorità pubbliche, organizzazioni non governative e istituzioni educative. Partecipa alla conferenza anche una delegazione del governo cileno in visita nel nostro paese per approfondire il modello di integrazione della scuola italiana. Il pomeriggio sarà animato da due workshop Lego® Serious Play® facilitati dalla Fondazione Mondo Digitale e dal Centro Anti-Bullismo dell’Università di Dublino.

 

 

 

 

Il progetto è implementato all’interno del programma Erasmus+ dal Centro anti-bullismo dell'Università di Dublino (Irlanda), dalla Fondazione Mondo Digitale (Italia), dal Institute of Art & Design Technology (Irlanda), l’Università di Lisbona (Portogallo) e l’Università di Murcia (Spagna).

 

 

Per approfondire

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