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Gli studenti in... barca

Nicoletta Vulpetti formatrice di 2030 Youth Vision

Gli studenti in... barca

Gli studenti in... barca

2030 Youth Vision: il punto di vista dei giovani sulla partecipazione

Torniamo a condividere le storie del progetto europeo 2030 Youth Vision grazie ai laboratori locali che si stanno svolgendo sul territorio [vedi I giovani partner dell'Agenda 2030]. Abbiamo chiesto alla formatrice Nicoletta Vulpetti di raccontarci con un’immagine l’incontro che si è svolto la scorsa settimana presso il liceo scientifico Vito Volterra di Ciampino, in provincia di Roma.

 

Il Liceo Vito Volterra di Ciampino per me ha un significato particolare.

È stata la prima scuola in cui sono entrata con Fondazione Mondo Digitale per fare una formazione. È stato il mio battesimo dell’aria: da lì ho cominciato a volare.

Dopo più di cinque anni da quella prima volta, mercoledì 29 novembre sono tornata per il progetto 2030 Youth Vision: un percorso laboratoriale per promuovere e stimolare l’attivismo giovanile per un futuro sostenibile.

Appena varcato il cancello, ho notato le panchine ovunque: quelle standard di legno e alcune nuove, artistiche, a forma di libro ripiegato con incise sopra le parole di autori famosi.

Le panchine le considero un gesto di civiltà: è un invito a sedersi, a fermarsi, a un pensiero solitario o a una chiacchiera con qualcuno. Fanno comunità e il fatto che siano all’ingresso e lungo i viali della scuola, la dice lunga sullo spirito che anima questo posto.

Ci ritroviamo in biblioteca: ragazze e ragazzi di una classe quinta con la lavagna più tecnologica che io abbia mai visto e libri di carta tutti intorno.

Parliamo degli obiettivi dell’Agenda 2030, di quale futuro immaginare e poi costruire.

C’è un ragazzo, Valerio, che a un certo punto mi racconta del suo tema di italiano.

“Non è andato granché bene, però la metafora che ho utilizzato mi piaceva. C’è un gruppo di uomini su una barca. Il mare è agitato. Qualcuno si dispera, altri si lamentano, ma non fanno nulla. C’è anche un gruppetto che decide di mettersi ai remi e si accordano per muoversi tutti nella stessa direzione. Poi purtroppo la tempesta ha la meglio: la barca si rovescia e gli uomini non ce la fanno, anche quelli che avevano iniziato a remare. Ma non importa: almeno hanno provato”.

Ecco, Valerio ha riassunto il senso delle sfide che attendono la nuova generazione e pure la nostra che non può permettersi di stare alla finestra.

Come dicono le giovani attiviste balinesi Isabella e Melati Wijsen “Non permettete a nessuno di dirvi che siete troppo giovani. Non vi stiamo dicendo che sarà facile. Vi stiamo dicendo che ne varrà la pena."

Ci siamo salutati con queste parole perché sì, non sappiamo esattamente dove ci condurrà, ma il viaggio vale sempre la pena.

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