La nostra voglia di futuro

La Fondazione Mondo Digitale ha portato la voce e la creatività dei giovani direttamente al centro del dibattito nazionale in occasione della quinta edizione de Gli Stati generali della natalità , a Roma il 27 e 28 novembre. Con il progetto Voglia di futuro, sviluppato in collaborazione con la Fondazione per la Natalità, e in sinergia con la Fondazione Roma, l'Istat e la Società di ginecologia e ostetricia (Sigo), la Fondazione Mondo Digitale ha promosso l'empowerment dei giovani, rendendoli protagonisti nell'affrontare le sfide sociali e demografiche del Paese.

La sfida della nuova narrazione
L'obiettivo del progetto era duplice: creare consapevolezza negli studenti sugli scenari possibili (anche grazie a dati e proposte politiche) e stimolare in loro il desiderio di generare futuro. Nel corso dell'anno scolastico, gli studenti di scuole di diversi indirizzi (dall'alberghiero al tecnico informatico, al liceo scientifico) hanno partecipato a sessioni di approfondimento e workshop con professionisti di vari ambiti, inclusi esperti Istat sui dati demografici ed esperti Sigo su benessere, salute riproduttiva e fertilità. 
Agli studenti è stata lanciata la sfida di trovare un nuovo linguaggio per affrontare il tema della denatalità, realizzando video corali, a gruppi o di classe, guidati dai formatori della Fondazione Mondo Digitale. Il focus della comunicazione doveva essere sui messaggi di impatto, proattività e speranza per costruire il proprio futuro con consapevolezza. Sono stati raccolti oltre 50 lavori da scuole di istruzione superiore, tutti sviluppati in risposta al contest creativo “Nuove narrazioni” (parte del progetto "Voglia di Futuro").

Il messaggio dei giovani
Una giuria di esperti ha selezionato i 10 lavori che si sono maggiormente distinti per la ricerca di un linguaggio giovanile e fresco. I lavori selezionati hanno evidenziato un forte senso di appartenenza e la volontà di non abbandonare il Paese: "alla domanda "Cambiare Paese o cambiare il Paese?", tutti hanno risposto a gran voce che l'Italia è un luogo meraviglioso e che nessuno di loro lo lascerebbe se non si trovasse costretto a farlo per questioni di carattere prevalentemente economico e lavorativo" racconta Claudia Belella, che ha coordinato il progetto. Nonostante questo attaccamento, i giovani hanno espresso con chiarezza le loro preoccupazioni, segnalando che il problema deve necessariamente iniziare ad allarmare il Paese e le istituzioni. Ad esempio, hanno sottolineato che mantenere un bambino fino all'età di 18 anni richiede una spesa media stimata di €300.000 per ogni genitore. Inoltre, hanno criticato il fatto che l'Italia dia stipendi bassi e i costi della vita siano molto più alti, e che i giovani spesso vengano visti "come un costo e non con un investimento".

La premiazione agli Stati generali della natalità
Tutti i 10 team selezionati hanno avuto un momento di visibilità durante gli Stati Generali della Natalità. L'incontro e confronto con gli studenti si è svolto nel pomeriggio del 27 novembre e la premiazione del contest "Voglia di futuro" si è tenuta la sera dello stesso giorno. 
Sono stati decretati i tre team vincitori, i quali hanno vinto un voucher spendibile in attività educative e culturali:

• Primo classificato: 1964 vs 2024 della classe 4 A SIA dell'istituto Pirelli di Roma
• Secondo classificato a pari merito: Dream Team (classi 4ALS, 5 AFM, 3 BLS) e Le L.A.I.F. (classe 4ALS) del Giordano di Venafro
• Terzo classificato: Team 3 della classe 4 A SIA del Maserati di Voghera

I lavori presentati dagli studenti non solo hanno offerto una narrazione più efficace e accessibile sul tema della natalità, ma hanno anche confermato l'importanza di coinvolgere la comunità educante allargata e le famiglie in un dialogo intergenerazionale sul valore della generatività.

La playlist dei dieci finalisti

"Il desiderio di risposte agli interrogativi sul futuro è un fatto che accomuna tutti, soprattutto noi giovani che spesso viviamo coltivando interiormente il senso di precarietà trasmesso dall'attuale contesto socioeconomico e politico. Per questo sono stata molto colpita dalla sincerità e dalla vitalità portate sul palco dai ragazzi che con le loro domande hanno smosso la coscienza del pubblico e dei relatori presenti", racconta Caterina Scotto Di Uccio, 27 anni, al suo primo evento pubblico nello staff della Fondazione Mondo Digitale. "Il senso di unità percepito dalla carica della loro esultanza è il tesoro più prezioso da custodire nel processo di crescita e di realizzazione personale perché credo che il senso di appartenenza sia alla base della motivazione personale. Essere stata presente a questo evento ha attivato in me una riflessione sul percorso di vita che sto intraprendendo, sulle tappe che ho già raggiunto e sulle scelte che voglio compiere in futuro".