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La scuola fuori scuola

La scuola fuori scuola

La scuola fuori scuola

Qualche settimana fa sono stati nella redazione del TGR Campania per raccontare come l'IIS Galileo Ferraris interpreti il ruolo di scuola nel territorio complesso di Scampia, area geografica a nord di Napoli, che "ospita realtà molto diverse sia come background culturale, sociale, economico, familiare, etnico e religioso". La foto sotto ritrae nello studio Rai la piccola delegazione della comunità educante della scuola con uno studente.

 

 

"Queste diversità sono state accolte dai membri della comunità scolastica che le ha trasformate in un punto di forza dell’offerta formativa; che oltre agli imprescindibili saperi tecnici, dettati da un mondo in continua evoluzione, deve proporre l’accoglienza anche di ciò che è altro da noi, non solo come espressione di tolleranza, ma soprattutto come fonte di arricchimento di crescita, condivisione e cooperazione", si legge nel Piano dell'offerta formativa della scuola. "Il percorso, non sempre facile, intrapreso da docenti, collaboratori, impiegati amministrativi e genitori continua ogni anno, complicato dalla precoce evoluzione dei nostri alunni, dai loro cambiamenti e dalle effettive difficoltà di gestione a fronte di una crisi economica che invade anche e soprattutto le scuole; ma l’aspirazione ultima cui l’impegno e gli sforzi del personale tutto sono volti sono i nostri ragazzi, la loro formazione di cittadini completi consapevoli in grado di affrontare le scelte del futuro con onestà, coscienza e coerenza".

 

"È stata una esperienza molto emozionante", ci racconta il docente Carmine Nasti, che in televisione ha anche parlato della "consolidata collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e di robotica".

 

 

"Ora stanno per finire i lavori in onore di Kobe Bryant nel parco della stazione della metro di Montedonzelli", continua a raccontare Carmine nella chat con Francesca Del Duca [@Francesca_fmd], coordinatrice grandi eventi per la Fondazione Mondo Digitale. "È arrivato Nick un giovane americano che si e sporcato le mani e ha finanziato i lavori dei murales e del parco abbandonato da due anni. È diventato l'idolo dei ragazzi risvegliando il loro interesse, la partecipazione sociale per recuperare il loro parco di gioco e dedicarlo al campione Kobe. Domenica l'inaugurazione. Ci saranno tornei di basket e sarà ricordato Kobe. Finalmente una buona notizia..."

 

Il murales è stato realizzato dall'artista Jorit Ciro Cerullo, conosciuto come Jorit, attivo soprattutto nel territorio di Napoli. È sempre suo il ritratto di Pasolini che si vede nelle immagini del video La scuola che cambia il mondo di Francesco Faralli.

 

Ci piace questa scuola capace di vivere il territorio e di trasformarlo. Perché la scuola può cambiare il paese, ci diceva sempre Tullio De Mauro.

 

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