In genere siamo noi dello staff a contattare dirigenti e docenti per proporre attività e progetti che possono arricchire l'offerta formativa delle scuole. Quando succede il contrario è sempre una sorpresa straordinaria che accogliamo con gratitudine ed emozione. A condividere con noi un lavoro dei suoi ragazzi è il docente Massimo Pescatori, che da anni ci segue con attenzione, interpretando con grande generosità e professionalità le cose che facciamo insieme alle sue classi del liceo scientifico Vito Volterra di Ciampino (Roma).
Per "Volterra in corto", un progetto didattico di scrittura cinematografica, la classe 5ª SA ha realizzato il cortometraggio "A metà dell'aria" con la guida di Davide Misiano e Claudio Formica. Il lavoro, che è stato proiettato la scorsa settimana nell'aula magna della scuola, affronta un tema drammatico, il suicidio, seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. All'Ospedale pediatrico Bambino Gesù le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate di 20 volte in 8 anni. Ora a livello mondiale i casi sono in calo, ma è in aumento l'autolesionismo.
"Si tratta di una emergenza vera e propria perché l'attenzione sul fenomeno è ancora troppo bassa, i genitori e la scuola fanno fatica a rilevarlo e perché l'offerta assistenziale nel nostro Paese, ovvero i luoghi di cura possibili, è limitatissima", spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Bambino Gesù. "Bisogna far conoscere questo fenomeno per poterlo affrontare in temi rapidi e con efficacia. Intervenire precocemente è il solo mezzo per interrompere questa spirale pericolosissima".
Ci piacerebbe condividere il lavoro realizzato dagli studenti di Ciampino con tutte le ragazze e i ragazzi che quest'anno stanno affrontando il tema del disagio psichico con il progetto Fattore J in collaborazione con Janssen.
Un adolescente è in piedi sul davanzale di un edificio sul punto di suicidarsi, una ragazza sta parlando con qualcuno che non c'è più. Nello stesso luogo, ma in due momenti diversi nel tempo, sembrano scambiarsi parole che fanno luce sul senso dell'esistenza.
