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L'innovazione che trasforma

Le storie di Job Digital Lab Tanja Tierie
Fondazione Mondo Digitale

L'innovazione che trasforma

L'innovazione che trasforma

Job Digital Lab con ING Italia: il consiglio di Tanja Tierie alle donne in cerca di una strada

“Tre elementi hanno guidato le mie scelte e definiscono il perimetro di ciò che io amo fare: l’innovazione che genera trasformazione; la flessibilità; la passione per il digitale”.

“Se dovessi dare un suggerimento a chi è in cerca della propria strada, direi: trovate il vostro scopo e sperimentate, non solo nel lavoro”.

Tanja Tierie è Chief Operating Officer di ING Italia. Ha partecipato con la sua testimonianza all’evento finale di StartUp Lab, il percorso di formazione di Job Digital Lab. La formazione che ti rimette in gioco, pensato per aiutare le donne imprenditrici o aspiranti tali, a sviluppare la propria impresa.

Con l'aiuto di Nicoletta Vulpetti, appassionata di racconti d'identità, arricchiamo la seconda edizione del programma formativo, ideato con ING Italia, con le storie delle persone protagoniste di un cambiamento, personale e di comunità.

 

Mi chiamo Tanja Tierie.

Vivo a Milano, con mio marito e nostra figlia di 9 anni.

Sono in Italia dal settembre del 2021, a causa del mio lavoro: sono Chief Operating Officer in ING e faccio parte del board dell’azienda.

In sintesi, ho moltissime responsabilità.

Tutto questo non è accaduto per caso. O forse sì?

Quando avevo 17 anni ed ero al liceo, ero indecisa se studiare archeologia o economia aziendale. Ho deciso per la seconda, e questa scelta ha indirizzato il mio futuro. All’ultimo anno di università ho fatto un periodo di tirocinio presso ING e da allora non l’ho più lasciata.

Avevo un piano elaborato meticolosamente per arrivare dove sono ora? La risposta è no, non lo avevo.

La vita è quella cosa che ti capita mentre sei intenta a fare piani: dobbiamo cogliere tutte le opportunità che si presentano e riconoscere nel tempo il filo rosso che le collega tutte.

Tre elementi hanno guidato le mie scelte e definiscono il perimetro di ciò che io amo fare: l’innovazione che genera trasformazione; la flessibilità; la passione per il digitale.

Se dovessi dare un suggerimento a chi è in cerca della propria strada, direi: trovate il vostro scopo e sperimentate, non solo nel lavoro. Esplorate le vostre passioni, nutrite la vostra visione del mondo
: io amo leggere, mi piace bere vino con gli amici, amo progettare e tutto questo mi aiuta a “unire i punti”.

E poi, non abbiate paura dei vostri limiti: lasciate stare l’idea di poter controllare tutto.

L’ho imparato anche io, non è stato facile. Ho affrontato periodi critici, faticosi, ma sono state tutte lezioni che mi hanno dato la possibilità di essere più resiliente, e di capire che dobbiamo abbandonare l'illusione del controllo.

Se volete procedere nella vita e realizzare le vostre ambizioni, i vostri sogni imprenditoriali, cercate un significato in quello che fate.

Andate in cerca della scintilla che vi fa alzare la mattina.

Ci saranno momenti in cui vi sentirete forti e allo stesso tempo vulnerabili, ma se tenete a mente il vostro perché, questo darà direzione al vostro cammino.

Nel corso degli anni ho anche imparato che è importante farsi sentire, dar voce a chi siamo e a quello che desideriamo: dirlo darà un’opportunità in più ai nostri desideri di essere realizzati.

E non smettiamo mai di investire tempo ed energia nella formazione: significa credere in noi stesse.

Infine, vorrei condividere i primi versi di una poesia di Marianne Williamson, che hanno ispirato la mia vita:

"La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite.

È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?

In realtà chi sei tu per NON esserlo?"

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