Main Menu

Robot terapeutici

unnamed.jpg

Robot terapeutici

Robot terapeutici

 

I fratelli Lombardo raccontano la loro impresa Behaviour Labs come una “storia d’amore”, iniziata nell’infanzia: “siamo due fratelli che, come tanti, si immedesimavano sin da piccoli nelle gesta di Actarus, Ryo/Tetsuya e di chi già dal finire degli anni 70 animava quei mitici robot che in ogni episodio combattevano le forze del male…” Col passare degli anni la passione dei fratelli Lombardo, però, li ha portati a “comandare” seriamente la loro piccola flotta di robot, impegnandosi con dedizione nella lotta ai mali dei nostri giorni, la malattia. E con i loro robot "umani" saranno alla

RomeCup2015!

 
Behaviour Labs, startup innovativa con sede a Catania, nasce nel 2012 per “dare un’anima” ai robot umanoidi, affinché “automi e uomini possano convivere armoniosamente nel nome dell’utilità reciproca tramite soluzioni di edutainment”.
La giovane azienda, forte della ricerca e della sperimentazione sul campo, si sta velocemente ritagliando una posizione sempre più importante come punto di riferimento nel mondo della cosiddetta “Health robotics” italiana e che oggi contribuisce a studiare disturbi come l’autismo.
 
La soluzione messa a punto da Behaviour Labs si basa sull’implementazione di una metodologia innovativa per l’interazione uomo-robot applicata alla terapia dei deficit dello sviluppo. Una piattaforma di supporto al miglioramento delle interazioni sociali dei bambini che presentano difficoltà relazionali, con limitate capacità di interazione verbale e cognitive. La metodologia sviluppata prevede l’impiego di un tablet munito di schermo multi touch, di un software dedicato e di un robot umanoide. Attraverso l’uso di strumenti tecnologici è stato ideato un sistema di “edutainment“, orientato all’educazione e alla stimolazione di modalità di interazione sociale adeguate al contesto. Famiglia e terapisti vengono assistiti nella comprensione dei processi interattivi e nella gestione e supervisione del bambino, in contesti protetti e ricchi di spunti di apprendimento. Attualmente sono in uso due modelli di robot, uno francese prodotto da Aldebaran Robotics di Parigi, Nao, e l'altro americano, Zeno, della Robokind di Dallas,  
 
Nell’intervista, realizzata da Francesca Del Duca, Daniele Lombardo racconta le scelte di sviluppo fatta dall'azienda in due anni di vita.

 
 

Altre notizie che potrebbero interessarti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi