Come il Global Junior Challenge ha cambiato la vita di un docente scozzese
A volte le storie più belle tornano a trovarci a distanza di molti anni. Qualche giorno fa ci ha scritto su Facebook Michael Purves, docente scozzese ormai prossimo alla pensione, per chiedere alcune fotografie dell’edizione 2009 del concorso internazionale Global Junior Challenge. In quell’occasione fu premiato dal nostro presidente, il linguista Tullio De Mauro (Torre Annunziata 1932 - Roma 2017), per il progetto Schoolovision, vincitore nella categoria “fino a 15 anni”.
Abbiamo ritrovato le immagini e gliele abbiamo inviate. E Michael ci ha raccontato perché quel giorno è rimasto così importante nella sua vita.
The ceremony in Rome in October 2009 is one I will cherish for the rest of my life. I had created my project, Schoolovision a year earlier and this was the first competition I had entered it into. It won the up to 15 years old category and made me exceptionally proud! I realised that day how much it touched the hearts of people! The ceremony itself was overwhelming. It was beautifully coordinated and although it's a bit of a blur, as I was so nervous, these photos are a permanent memory for me now. The project was special for me as it won several competitions afterwards too, and indeed it still runs today, all these years afterwards. Thank you again for your kindness, sharing these pictures to me. Much love and hugs from Scotland xx.
Nel messaggio di Michael ritroviamo il valore più profondo del Global Junior Challenge: dare spazio a idee che nascono dalla scuola e che continuano a generare impatto, anche dopo molti anni. Schoolovision, infatti, non solo ha ottenuto altri riconoscimenti internazionali, ma è ancora attivo oggi, a testimonianza della visione educativa che ha ispirato la sua nascita.
Per noi è un piccolo grande regalo scoprire quanto un premio assegnato nel 2009 continui a vivere nella memoria di chi lo ha ricevuto, e quanto il lavoro di comunità costruito in questi anni possa attraversare Paesi, tempi ed esperienze.

