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Pagine dal Mozambico 2

Coding Girls in Mozambico

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Il racconto di Elisabetta e Ilaria in missione a Maputo

Dal 19 al 24 maggio, la project manager Ilaria Graziano e la project officer Elisabetta Gramatica sono a Maputo per partecipare al seminario finale del progetto Coding Girls in Mozambico e per incontrare partner, istituzioni e giovani protagonisti dei tre progetti attivi sul territorio: Coding Girls in Mozambico, Digital Embrace e ICT Employment Generation.  Una missione strategica che serve a rafforzare legami, condividere risultati e guardare al futuro della cooperazione educativa e digitale. Abbiamo chiesto a Elisabetta e Ilaria di condividere la loro esperienza giorno per giorno. Ecco la seconda "pagina" del loro diario di viaggio [leggi anche la prima pagina].
 

Giorno 3, mercoledì 21 maggio

Oggi è stato il primo giorno di seminario per la conclusione del progetto Coding Girls in Mozambico, tre anni intensi e ricchi di esperienze. Come Fondazione Mondo Digitale ETS, abbiamo avuto il privilegio di contribuire a numerose attività: dalla revisione dei syllabi alle sessioni di formazione per formatori mozambicani, i “train the trainer”, dagli scambi culturali online tra le Coding Girls italiane e mozambicane agli incontri ispirazionali di role modeling, fino alla formazione di tecnici e formatori locali per l’avvio di incubatori di start-up.

Abbiamo vissuto una mattinata intensa dai ritmi serrati presso l’Università Eduardo Mondlane: dopo i saluti istituzionali da parte dei numerosi partner, abbiamo avuto modo anche noi di condividere il nostro punto di vista e raccontare le attività realizzate. Oltre agli interventi ufficiali, sono state particolarmente toccanti le testimonianze delle delegazioni provenienti dalle province di Niassa, Nampula e Cabo Delgado. Tra una sessione e l’altra, abbiamo assistito a una performance musicale dal vivo offerta da un “Delegado alla Cultura”.

Uno dei momenti più significativi è stato l’intervento di tre giovani donne che hanno presentato la loro idea imprenditoriale, nata proprio grazie agli incubatori sviluppati durante il progetto. Tra queste, ci ha colpito in particolare l’idea di una giovane studentessa e del suo collega: una startup dedicata a facilitare l’accesso alla salute mentale in forma virtuale, pensata per raggiungere sempre più persone, soprattutto giovani, e offrire un servizio essenziale spesso poco accessibile.

La mattinata si è conclusa con un pranzo conviviale insieme ai partner e alle delegazioni, gustando specialità tipiche mozambicane. 

Nel pomeriggio ci siamo poi spostate nel quartiere Sommerschield, dove abbiamo avuto un incontro proficuo con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – sede di Maputo. È stata un’occasione preziosa per riflettere sui risultati ottenuti, ma soprattutto per guardare al futuro e alle nuove opportunità di collaborazione.

La giornata si è chiusa con una passeggiata tra i viali alberati dei “Jardim dos Namorados”, lasciandoci ispirare dal ritmo quasi lento della città al tramonto. Un momento di tranquillità, prima di tornare in albergo e riprendere il filo del lavoro: a 8.000 chilometri da casa, il nostro impegno continua, sempre connesse, presenti e ancora più motivate, in un posto nuovo, lontano dalla nostra quotidianità, ma sempre parte di essa. 

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